Il pesce spada è un prodotto prelibato e privilegiato per gli amanti del pesce fresco e a basso contenuto calorico. Ricco di proteine e Omega 3, povero di acidi grassi, è un ottimo alleato della salute e per rallentare l’invecchiamento; tuttavia, non può essere consumato frequentemente per gli alti livello di mercurio naturalmente presenti e che lo rendono un alimento sconsigliato anche in gravidanza. Trattandosi di un pesce di grossa taglia, il suo rendimento in cucina è molto alto, poiché si utilizzano tutte le parti dell’animale che si presenta dal corpo allungato, muscoloso, agile e dalla caratteristica “spada” che prolunga la mascella del pesce, un’appendice ossea effettivamente tagliente e che può raggiungere un terzo della lunghezza del corpo. Può arrivare a un peso di 400 kg per 4-5 metri di lunghezza. Le sue carni sono rosee e striate e ha un sapore caratteristico. I tagli più comuni sono il filetto che è anche il più magro e ricercato, mentre la parte più nobile e pregiata è la nuca, particolarmente tenera e gradevole al gusto. Le uova e le interiora sono spesso utilizzati per preparare zuppe e sughi di pesce.
In commercio, lo si può trovare comunemente sia fresco che surgelato, in tranci o affumicato. Le preparazioni di questo prodotto ittico straordinario sono innumerevoli: alla griglia, a tranci, a filetti. Si cucina velocemente, ma diventa davvero prelibato quando si prepara un carpaccio di pesce spada affumicato: bastano pochi ingredienti come un po’ di limone, olio e prezzemolo per presentare un piatto gustoso e ricercato allo stesso tempo. Ecco di seguito una ricetta.
Affettiamo in fette molto sottili il pesce spada affumicato, e stendiamo le fette sul piatto di portata. Sbucciamo gli agrumi ed eliminiamo per bene la parte bianca. Con un coltellino togliamo accuratamente la pellicola di ogni spicchio di agrume, con i quali andremo a guarnire il piatto. Uniamo i succhi di pompelmo rosa e arancio e serviamolo condito con questa salsa.
Il gusto di questa ricetta si apprezza interamente nella preparazione del carpaccio: le sue carni polpose restituiscono il sapore salmastro e genuino del pesce, mentre la sua compattezza garantisce un assaggio simile a un affettato pregiato arricchito degli aromi del condimento. Le fette possono essere congelate e si scongelano in mezza giornata senza perdere la loro consistenza. A voi la libertà di condirlo con gli aromi che preferite, con erbe, capperi e salse in agrodolce o come vi suggeriamo di seguito.
Ci sono diversi modi per condire questo particolare piatto, in questa parte della ricetta andremo ad elencare i modi migliori modi per accompagnare il pesce spada affumicato.
Con cosa abbinare il pesce spada affumicato? Partendo dal vino di accompagnamento possiamo dire che un vino bianco fermo, leggero, si accosta benissimo al particolare sapore del pesce spada, consigliamo in particolare i vini prodotti in Calabria. Lo si può accompagnare molto bene anche un vino secco.
Lo si può accompagnare anche a questi altri tipi di vini, tra cui il Melissa bianco Doc di provenienza calabrese, di preciso Catanzaro, se servito ad una temperatura ambiente sarà l’accoppiata perfetta. Altro vino che si può accompagnare a questo piatto è il San Vito di Luzzi bianco, vino Doc della provincia Calabrese. Questo vino si abbina bene un po’ a tutti i piatti a base di pesce, anche con dei semplici antipasti.
Vi sconsigliamo caldamente di servire questo piatto accompagnato da un vino rosso, il pesce andrebbe a perdere la delicatezza del sapore. Il vino perfetto, per quasi tutto il pesce d’acqua dolce, è quello bianco secco come già accennato prima. Ma ogni tipo di pesce ha il suo tipo di vino, ad esempio la frittura di pesce si accosta perfettamente a dei vini bianchi acidi e frizzanti.
Il processo di affumicatura degli alimenti consente di aromatizzare i cibi esponendoli al fumo per lungo tempo. Ciò avviene tramite la combustione lenta della legna e non esponendo il prodotto alla fiamma diretta. L’affumicatura viene applicata sulle carni, alcuni pesci e i formaggi. Le tipologie per aromatizzare le carni con il fumo sono sostanzialmente due:
L’affumicatura può essere superficiale, vale a dire che si effettua negli stabilimenti industriali e modifica solo il sapore del prodotto ma non le sue proprietà nutritive e organolettiche, oppure profonda, che è l’affumicatura di tipo “casalingo” che va a modificare sapore e proprietà del prodotto finale.
Il pesce spada è uno di quegli alimenti che si possono affumicare anche in casa; è sufficiente procurarsi un trancio di pesce o un filetto, lo si lascia disidratare mettendolo sotto sale (30 grammi di sale per ogni chilo di pesce) e aromi a piacere (ideale per questo piatto è l’aneto unito allo zucchero di canna). Il pesce così preparato lo si ripone in un recipiente insieme agli altri ingredienti di proprio gradimento e lo si lascia riposare in frigorifero per 4-5 giorni. Dopo questo periodo, si prende una pentola da utilizzare esclusivamente per l’affumicatura, la si riempie di trucioli di legno privo di resina (betulla, abete, pino), al quale si aggiungono dei rametti di finocchietto selvatico per rafforzare l’aromatizzazione. Si accende la legna all’interno della padella e appena il fuoco si spegne, si producono i fumi utili all’affumicatura: a questo punto di posiziona sulla pentola una griglia o una bistecchiera sulla quale poggiare i tranci e lasciarlo in posa per almeno un’ora. Al termine del procedimento, avrete ottenuto un ottimo pesce spada affumicato da tagliare a fette sottili o a bocconcini da condire a piacimento o in naturalezza.
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Per le vie della capitale i ristoranti e tavole calde sono numerosi, per deliziare tutti i palati, anche quelli dei più esigenti. Numerosi i turisti e i romani che ogni anno siedono alle tavole dei ristoranti per un pranzo o una cena in compagnia, assaporando le prelibatezze della cucina laziale.
Sono molti coloro che una volta assaggiata la cucina siciliana ne sono rimasti attratti grazie alla sua particolarità. Per chi abita a Roma o ci si trova per una vacanza, che in qualche modo desiderano riassaporare quei piatti tipici della cucina siciliana o conoscerne di nuovi, è bene sapere che i ristoranti siciliani a Roma sono numerosi, sparsi qua e la in tutta la città, dal centro alle zone più periferiche, tra cui Eur, Colle Verde, San Lorenzo ecc.
Che sia per un happy hour dopo lavoro o per una cena in piena regola, mentre i cieli della capitale si tingono di rosso le tinte del tramonto si riflettono sui bicchieri, illuminando i punti di ritrovo più in voga del momento. Sono infatti gli spazi all’aperto, illuminati dalla luce del sole e accarezzati da una brezza che sembra più di inizio primavera che di estate, ad rispecchiare l’attuale trend dei ristoranti di Roma più chic; avremo modo di vedere, in questa piccola guida, quali siano i ristoranti preferiti dai trentenni della capitale e in che modo gli imprenditori del gusto si siano attrezzati di conseguenza.
Sono molti coloro che una volta assaggiata la cucina siciliana ne sono rimasti attratti grazie alla sua particolarità. Per chi abita a Roma o ci si trova per una vacanza, che in qualche modo desiderano riassaporare quei piatti tipici della cucina siciliana o conoscerne di nuovi, è bene sapere che i ristoranti siciliani a Roma sono numerosi, sparsi qua e la in tutta la città, dal centro alle zone più periferiche, tra cui Eur, Colle Verde, San Lorenzo ecc.