L'Arancina, una prelibatezza culinaria tipica della cucina siciliana, è un delizioso boccone di riso fritto con un diametro che varia tra gli 8 e i 10 centimetri. Questa gustosa specialità è farcita con ragù, mozzarella e piselli, creando un'esplosione di sapori nel palato. Il suo nome deriva dalla sua forma sferica che ricorda un'arancia, nonché dal suo caratteristico colore dorato.
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- Ricetta arancina di riso per 15 persone
- Una variante di arancine
- Il design della friggitrice moderna
- Differenze tra friggitrice classica e friggitrice ad aria
- Ecco 10 modelli di friggitrice per la casa, con una breve descrizione e i prezzi:
- Esistono delle alternative economiche alle Friggitrici casalinghe?
- FAQ
Storicamente, si presume che l'arancina sia stata importata in Sicilia dagli arabi, che erano soliti consumare riso condito con erbe aromatiche e carne durante i pasti. Tuttavia, l'innovazione della panatura esterna risale a un periodo successivo. Si dice spesso che sia stata inventata alla corte di Federico II, quando si cercava un modo pratico per trasportare e consumare questa prelibatezza durante i viaggi o le battute di caccia.
È interessante notare che le forme, le dimensioni e i ripieni delle arancine di riso possono variare notevolmente da città a città in Sicilia. Nella parte orientale dell'isola, ad esempio, le arancine possono assumere anche una forma conica, offrendo una variazione unica rispetto alla classica sfera. Questa diversità culinaria testimonia la creatività e la tradizione culinaria radicate in ogni angolo dell'isola.
Inoltre, vale la pena menzionare che ancora oggi la tradizione di mangiare arancine è particolarmente forte durante una ricorrenza palermitana. Ogni 13 dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia, le arancine sono una prelibatezza immancabile sulle tavole dei palermitani. Questo antico legame tra la festa religiosa e la degustazione di arancine ha reso questa pietanza un elemento intrinseco della cultura e delle tradizioni culinarie siciliane.
In conclusione, l'arancina è un'opera d'arte culinaria che incanta i palati di chiunque la assaggi. La sua storia, le sue varianti e la sua connessione con le celebrazioni locali rendono questa specialità un vero e proprio simbolo della cucina siciliana, diffondendo gioia e sapore in ogni morso.
Ricetta arancina di riso per 15 persone
Ingredienti
- 500 gr. di riso (arborio o roma);
- 1 busta piccola di zafferano;
- formaggio; 350 gr. di carne trita mista (anche con maiale);
- 150 gr. di piselli piccoli; 200 gr. di salsa di pomodoro;
- 150 gr. di formaggio grattugiato (meglio se caciocavallo);
- 200 gr. di farina;
- 400 gr. di pangrattato;
- sale;
- pepe.
Preparazione
Per preparare le arancine, il primo passo consiste nella cottura del riso. In una pentola d'acqua salata, bisogna lessare il riso e aggiungere una bustina di zafferano durante l'ebollizione. Una volta che il riso è cotto e ha assunto un bel colore giallo grazie allo zafferano, è necessario aggiungere due o tre cucchiai d'olio per evitare che diventi troppo appiccicoso a causa dell'amido. Successivamente, si aggiunge il caciocavallo grattugiato e si mescola il tutto con un cucchiaio. A questo punto, si lascia riposare il riso mentre si prepara il ripieno.
In un tegame, si soffrigge la carne trita e si aggiunge sale e pepe a piacere. Successivamente, si aggiunge la salsa di pomodoro e infine i piselli, che sono stati precedentemente sbollentati in acqua salata. Si lascia cuocere il tutto per almeno 10-15 minuti, in modo che i sapori si amalgamino. Nel frattempo, si prende il riso e si formano delle palline delle dimensioni di una piccola arancia. Con l'aiuto di un cucchiaio, si inserisce il ripieno di carne al sugo con i piselli nella parte centrale dell'arancina e si ricopre con un po' di riso, formando una palla a forma di arancia.
Successivamente, le arancine vanno passate in una miscela composta da acqua e farina e successivamente impanate nel pangrattato. Infine, vanno fritte accuratamente in olio d'oliva fino a quando diventano dorate e croccanti. Si consiglia di gustare le arancine ancora calde per apprezzare il formaggio che si fonde all'interno, rendendole ancora più deliziose.
Una variante di arancine
Gli arancini di riso al ragù, conosciuti anche come arancine siciliane, sono un piatto delizioso e invitante. Questa prelibatezza culinaria, tipica della cucina palermitana, prende il nome dalla sua forma rotonda che ricorda un'arancia. Gli arancini di riso sono uno dei piatti più rinomati e celebri della cucina siciliana, apprezzati in tutto il mondo. Ora vediamo come preparare gli arancini di riso direttamente a casa tua.
Ingredienti
- 500gr di riso superfino
- 55 gr di burro (30gr per il riso, 25gr per il ripieno)
- 100 gr di pecorino grattugiato
- 3 tuorli d'uova (per il riso)
- 1 bustina di zafferano
- 150 gr di carne bovina
- 3 cucchiai di olio
- 80 gr di piselli sgranati
- 40 gr di concentrato di pomodoro
- 100 gr di scamorza o mozzarella
- 100 ml di vino rosso
- pangrattato
- olio di semi
- 1 cipolla
- sale
- pepe
Preparazione
Per preparare gli arancini, cominciate lessando il riso in una pentola con poca acqua salata fino a quando l'acqua sarà completamente assorbita e il riso risulterà completamente cotto. Nel frattempo, sciogliete lo zafferano in una ciotola con tre tuorli d'uovo sbattuti. Versate il composto ottenuto nella pentola con il riso cotto, aggiungete anche 300 grammi di burro e il pecorino grattugiato. Mescolate energicamente fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo. A questo punto, lasciate raffreddare il riso spargendolo su un piatto e lasciandolo riposare per almeno due ore.
Mentre il riso si raffredda, potete preparare il ripieno. In un pentolino, fate soffriggere la cipolla tritata insieme a 25 grammi di burro e due cucchiai d'olio d'oliva. Aggiungete la carne macinata e fatela rosolare fino a quando avrà assunto un colore dorato. Successivamente, sfumate con del vino rosso e lasciate evaporare l'alcol.
Una volta aggiunto il concentrato di pomodoro allungato con un bicchiere d'acqua al soffritto, lasciatelo cuocere per circa 20 minuti e regolate il sapore con sale e pepe, secondo i vostri gusti. Nel frattempo, cuocete i piselli in una padella con un cucchiaio d'olio e un mestolo d'acqua per circa 10 minuti. Una volta cotti, aggiungete i piselli al pentolino con il ragù.
Ora che il riso è freddo, potete procedere alla formazione degli arancini. Prendete uno strato sottile di riso nel palmo della mano, creando un incavo al centro. Posizionate un cucchiaio di ragù con i piselli e 2-3 cubetti di formaggio (già tagliato in precedenza) all'interno dell'incavo. Coprite con un altro strato di riso e modellate l'arancino con le mani, dandogli una forma sferica o a pera, a vostra scelta. Ripetete il processo fino a esaurire tutti gli ingredienti.
Una volta che gli arancini sono stati modellati, passateli nella classica miscela di acqua e farina e poi nel pangrattato, in modo da impanarli uniformemente. Successivamente, friggeteli in un pentolino o, se disponete, in una friggitrice, con abbondante olio bollente. Assicuratevi che gli arancini siano completamente immersi nell'olio durante la frittura. Quando sono ben dorati, estraeteli dall'olio con un mestolo forato e scolateli su carta assorbente per eliminare l'eccesso di grasso.
Infine, servite gli arancini caldi o a temperatura ambiente e gustateli nella loro croccantezza e saporita bontà.
Il design della friggitrice moderna
Sicuramente dovrete esporre la vostra friggitrice in cucina, sarà lì in bella vista, quindi anche il design è un aspetto da non tralasciare. Partiamo dalle dimensioni, che devono essere idonee allo spazio che abbiamo a disposizione. Avere una bella friggitrice da ristorante sarebbe un sogno, ma se avete una cucina piccola, attenzione a non togliere troppo spazio utile per tenere in ordine il piano. Per quanto riguarda il materiale e la forma possiamo optare per l’alluminio a base rettangolare, stile rosticceria, oppure possiamo buttarci su qualcosa di più ricercato come le friggitrici di design con il coperchio trasparente. Anche questo dipende dalla vostra abitazione, se la casa è arredata in stile rustico, allora la prima scelta è quella che fa per voi, se invece siete amanti dello stile moderno vi consigliamo la seconda opzione.
Funzionalità e prestazioni
Ovviamente, soprattutto se acquistiamo online, dobbiamo cercare di capire se i materiali sono effettivamente solidi e di buona qualità. Come fare? La prima cosa è cercare online (e non solo sotto il sito del venditore) recensioni e pareri riguardo l’articolo che ci interessa. Da queste possiamo trarre le nostre conclusioni e capire se stiamo facendo un buon acquisto.
Una volta appurato che i materiali della nostra friggitrice sono di buona fattura, dobbiamo verificarne le funzionalità. Quali sono quelle che non possono mancare? Generalmente, tutte le friggitrici sul mercato, o quasi, hanno il termostato, elemento fondamentale. Le tipologie di termostati sono prevalentemente due, a levetta ormai obsoleto ma comunque piuttosto utilizzato o con la manipola che gira a 360°. Vista la nostra esperienza consigliamo la seconda opzione, sicuramente più pratica e comoda, migliore anche a livello di design. Un altro elemento, a nostro parere molto utile è il timer. Non tutte le friggitrici ce l’hanno incorporato, ma noi consigliamo comunque di sceglierne una che ne sia provvista. Se proprio volete esagerare con il comfort, esistono alcuni modelli piuttosto evoluti che hanno addirittura lo spegnimento automatico: spesso può risultare molto utile!
Assistenza e manutenzione
Da non sottovalutare è l’aspetto della manutenzione e di un’eventuale assistenza, anche se una volta acquistato il prodotto speriamo sempre di non averne bisogno. Innanzitutto, per una manutenzione casalinga costante dobbiamo scegliere un modello con il filtro amovibile, in modo da poterlo estrarre, dopo l’utilizzo dell’elettrodomestico, e mettere in lavastoviglie evitando di ostruirlo con grasso e sporco eccessivo. Lo stesso discorso vale per la vaschetta interna, non sempre si può rimuovere ma noi vi consigliamo di scegliere un modello con vaschetta estraibile. Effettuando una pulizia immediata della friggitrice eviterete il cumulo di sporco che contribuirà a danneggiare e rompere lo strumento.
Rimanendo in tema di pulizia e manutenzione, ci sono alcune friggitrici che utilizzano un tubicino per prendere l’olio, è sicuramente un elemento di comfort però non dimenticate che anche quello va lavato con cura dopo l’utilizzo.
Per quanto riguarda l’assistenza tecnica invece il primo dettaglio che dovete guardare sono gli anni di garanzia e poi, anche in questo caso, le recensioni vi diranno se il prodotto è accompagnato da un buon servizio di assistenza o meno in caso di guasto.
Differenze tra friggitrice classica e friggitrice ad aria
Quando si parla di friggitrice ad aria, il confronto parte quasi in automatico: quali sono le differenze tra una friggitrice ad aria e una friggitrice classica? Partiamo dal presupposto che la friggitrice ad aria è stata concepita con lo scopo di replicare alcuni piatti, tipicamente fritti, cercando di renderli più salutari, riducendo al minimo l’utilizzo di olio.
Le principali differenze tra una friggitrice ad aria ed una classica friggitrice sono:
- La frittura nella friggitrice ad aria avviene senza olio;
- Tempi di cottura: la friggitrice ad aria molto spesso offre tempi di cottura più rapidi;
- La pulizia di una friggitrice ad aria è meno onerosa rispetto a quella della classica friggitrice;
- Grazie alla quantità di olio decisamente ridotta in fase di cottura la friggitrice ad aria gioverà sicuramente alla tua salute.
A questo punto, la domanda che molti si fanno è: “le pietanze cotte in friggitrice ad aria, sembrano davvero fritte?”. Per rispondere a queste domande è necessario valutare alcuni requisiti. Infatti, la qualità della friggitrice ad aria acquistata influisce di gran lunga sul risultato finale.
Quando utilizzare la friggitrice ad aria
Ora che abbiamo visto le differenze tra le due tipologie di friggitrici, possiamo effettivamente valutare quando usare una e quando l’altra. Infatti, sebbene possa sembrare che la friggitrice classica sia da accantonare, possiamo garantirvi che potrà comunque trovare spazio all’interno della vostra cucina.
Secondo il nostro punto di vista, la friggitrice ad aria può rivelarsi un’ottima sostituta nella quotidianità, per poter gustare dei piatti sfiziosi ma allo stesso tempo salutari. Questo non vuol dire che, una tantum non sia lecito concedersi una croccante frittura a base di olio.
In conclusione, possiamo dire che entrambi questi elettrodomestici sono utili e funzionali all’interno di una cucina. La friggitrice ad aria può rivelarsi un’ottima alleata per chi vuole mangiare cibo sano, senza rinunciare al gusto e croccantezza del fritto.
Un elettrodomestico che è in grande crescita e che si rivela utile in cucina è l’innovativa friggitrice ad aria. È apprezzato soprattutto come alleato della salute in cucina e delle tasche perché è anche un elettrodomestico ecosostenibile e ottimo rimedio al caro bollette.
La friggitrice ad aria – che a ben vedere è più correttamente un piccolo forno ventilato – serve a preparare pietanza croccanti in pochi minuti e senza usare grassi risparmiando anche molto sull’acquisto di olio e altri alimenti.
Ma come funziona e come riesce a “friggere” senza olio pur mantenendo lo stesso risultato di un fritto tradizionale? La friggitrice ad aria utilizza per la cottura solo aria calda a temperatura tra 180 e 200 °. Il risultato è una cottura croccante a asciutta molto simile alla frittura. La friggitrice ad aria si compone di una camera di cottura - il cestello – in cui vengono messi gli alimenti da cuocere. Una volta ben chiusa, la camera avvolge il cibo con aria ad altissima temperatura costante in grado di cuocere gli alimenti all’interno lasciandoli croccanti all’esterno. L’aria simula l’effetto di cottura dell’olio nella frittura a immersione. È un metodo salutare di cucinare perché nella frittura tradizionale, l’alimento viene completamente immerso nell’olio bollente, mentre con la cottura a aria, il risultato è lo stesso, ma senza le controindicazioni del fritto unto e grasso.
Il principio di cottura è lo stesso del forno ventilato, con la differenza che la friggitrice ad aria emette temperature molto più alte. Un’ulteriore conseguenza è che i cibi si cuociono in minor tempo e quindi con minor dispendio di energia anche perché la capienza e lo spazio sono ridotti e il calore si sprigiona e si concentra in minor volume.
Si potrebbe obiettare che la friggitrice ad aria ha consumi compresi tra 800 e 2000 watt (a seconda del modello e degli accessori), ma nonostante questo i consumi risultano inferiori rispetto all’uso del gas, la cui materia prima ha subito incredibili aumenti; la minor durata del tempo di preparazione comporta anche un risparmio energetico. La friggitrice ad aria, infine, ha componenti smontabili che possono essere lavati in lavastoviglie.
Questo solo elettrodomestico potrebbe anche sostituire il forno stesso, riducendo ulteriormente i consumi e l’uso di altri elettrodomestici.
Ecco 10 modelli di friggitrice per la casa, con una breve descrizione e i prezzi:
Moulinex Easy Fry Deluxe FZ7200
Friggitrice ad aria calda con cestello da 4,2 litri, capacità di 800 grammi di cibo, 8 programmi preimpostati, timer fino a 60 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 100 euro.
Philips Airfryer XL HD9220/20
Friggitrice ad aria calda con cestello da 6,2 litri, capacità di 1,4 chili di cibo, 9 programmi preimpostati, timer fino a 30 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 150 euro.
Tefal ActiFry Genius XL FZ7601
Friggitrice ad aria calda con cestello da 4,5 litri, capacità di 1,2 chili di cibo, 15 programmi preimpostati, timer fino a 60 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 220 gradi. Prezzo: circa 200 euro.
Princess 182020
Friggitrice ad aria calda con cestello da 3,2 litri, capacità di 800 grammi di cibo, 7 programmi preimpostati, timer fino a 30 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 80 euro.
Ariete 4616
Friggitrice ad aria calda con cestello da 3,5 litri, capacità di 900 grammi di cibo, 8 programmi preimpostati, timer fino a 30 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 100 euro.
De'Longhi FH2133
Friggitrice ad aria calda con cestello da 3,5 litri, capacità di 900 grammi di cibo, 8 programmi preimpostati, timer fino a 30 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 120 euro.
Aigostar Mi Smart 30L
Friggitrice ad aria calda con cestello da 30 litri, capacità di 1,5 chili di cibo, 11 programmi preimpostati, timer fino a 60 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 250 euro.
Cecotec Cecofry Compact Rapid 4D
Friggitrice ad aria calda con cestello da 2,5 litri, capacità di 700 grammi di cibo, 10 programmi preimpostati, timer fino a 60 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 150 euro.
Innsky 5,5L
Friggitrice ad aria calda con cestello da 5,5 litri, capacità di 1,4 chili di cibo, 11 programmi preimpostati, timer fino a 60 minuti e regolazione della temperatura da 80 a 200 gradi. Prezzo: circa 180 euro.
Questi sono solo alcuni dei modelli disponibili sul mercato. La scelta della friggitrice più adatta alle proprie esigenze dipende da diversi fattori, come la capacità, le funzioni e il prezzo.
Esistono delle alternative economiche alle Friggitrici casalinghe?
Sì, esistono diverse alternative economiche alle friggitrici casalinghe tradizionali. Ecco alcune opzioni:
- Padella con Olio: L'approccio più tradizionale e economico alla frittura è usare una semplice padella con bordi alti. Puoi controllare la temperatura dell'olio con un termometro da cucina. Questo metodo richiede attenzione e pratica per evitare bruciature o cotture non uniformi.
- Forno o Forno a Convezione: Alcuni forni moderni hanno impostazioni specifiche per la "frittura ad aria" o possono cuocere a temperature elevate che imitano gli effetti della frittura. Questo metodo è meno dispendioso in termini di olio e può essere più salutare.
- Friggitrici ad Aria: Sebbene non siano esattamente economiche come una padella, le friggitrici ad aria sono generalmente più accessibili rispetto alle friggitrici tradizionali. Queste cuociono il cibo usando aria calda circolante, richiedendo poco o nessun olio.
- Friggitrici a Microonde: Alcuni accessori per microonde permettono di friggere cibi in modo più salutare e con meno olio. Anche se non sono comuni come le friggitrici ad aria, possono essere un'opzione economica.
- Metodi Alternativi di Cottura: Puoi esplorare metodi di cottura alternativi che imitano la frittura, come la grigliatura o l'uso di una piastra. Questi metodi possono richiedere meno olio e offrire risultati simili.
Ricorda che la scelta dipende dalle tue esigenze specifiche in termini di budget, spazio, frequenza di utilizzo e preferenze dietetiche.
FAQ
Che differenza c'è tra l'arancina di riso e il supplì?
L'arancina e il supplì sono entrambi piatti tipici italiani a base di riso, ma provengono da diverse regioni e presentano diverse ricette e tecniche di preparazione.
- Arancina: Originaria della Sicilia, l'arancina è una palla di riso farcita, tipicamente di forma rotonda o a volte conica. La farcitura più tradizionale comprende ragù di carne, piselli e caciocavallo, ma esistono molte varianti, tra cui quelle con burro, prosciutto cotto e mozzarella, o anche con spinaci, funghi, melanzane e altro ancora. L'arancina viene poi passata nell'uovo sbattuto e nel pangrattato, e successivamente fritta.
- Supplì: Il supplì è tipico della cucina romana e del Lazio. Ha una forma allungata simile a quella di un piccolo cilindro. Il riso usato per il supplì viene tipicamente cotto in un sugo di pomodoro, dando al riso un colore rosso-arancio. La farcitura tradizionale del supplì è mozzarella, che quando il supplì viene spezzato, crea un effetto "telefono" a causa del filo di mozzarella che si estende tra le due metà. Come l'arancina, anche il supplì viene poi impanato e fritto.
In entrambi i casi, si tratta di sfiziose preparazioni che hanno conquistato palati in tutto il mondo, pur mantenendo le loro radici ben ancorate nelle tradizioni regionali di provenienza.
Qual è la differenza tra arancino e arancina?
L'arancino e l'arancina sono lo stesso piatto, un popolare stuzzichino italiano a base di riso, farcito e poi fritto. La differenza sta nel nome, che può cambiare a seconda della zona della Sicilia in cui ti trovi.
- Arancina: La parola "arancina" è usata principalmente nella parte occidentale della Sicilia, come Palermo e Trapani. Questa parola è al femminile e fa riferimento alla forma rotonda e al colore dorato dell'arancina, che assomiglia a una piccola arancia ("arancia" in italiano).
- Arancino: Il termine "arancino" è usato prevalentemente nella parte orientale della Sicilia, come Catania e Messina. Questo termine è maschile e si riferisce alla stessa pietanza, ma spesso in questa zona l'arancino ha una forma più conica, simile a un piccolo vulcano, un riferimento al famoso vulcano Etna che domina il paesaggio dell'est Sicilia.
La differenza tra "arancina" e "arancino" è diventata un argomento di dibattito amichevole e scherzoso tra i siciliani, con ciascuna parte che difende l'uso del proprio termine locale. In ogni caso, sia che tu chiami questa delizia "arancina" o "arancino", ti aspetta un gustoso boccone di riso croccante all'esterno e cremoso all'interno.
In che città è nata l’arancina?
L'arancina, o arancino, è un piatto che ha le sue origini in Sicilia, un'isola del sud Italia. Non è del tutto chiaro in quale città specifica sia nato questo piatto, dato che è ampiamente diffuso in tutta l'isola e ogni zona ha la sua variante particolare.
Tuttavia, ci sono molte leggende e storie che circondano la nascita dell'arancina. Una delle più comuni attribuisce l'origine dell'arancina alla città di Palermo durante il periodo Arabo della Sicilia, tra il IX e l'XI secolo. La storia suggerisce che gli arabi, che dominavano la Sicilia in quel periodo, introdussero il piatto come un modo pratico per consumare un pasto completo in un unico boccone durante le lunghe traversate nel deserto.
Un'altra leggenda attribuisce l'origine dell'arancina alla città di Messina, sempre durante il periodo arabo. Anche in questo caso, l'idea era quella di creare un piatto unico che potesse essere consumato facilmente durante i viaggi.
Quindi, anche se non c'è un consenso definitivo sulla città esatta di origine dell'arancina, è sicuro dire che questo piatto è nato e cresciuto in Sicilia, diventando una parte integrante della cucina e della cultura siciliana.
Con che bevanda si abbina l'arancina?
L'arancina, essendo un piatto tipico della cucina di strada siciliana, si abbina spesso con bevande semplici e rinfrescanti. Ecco alcune delle più comuni:
- Birra: Una birra fresca e leggera è l'abbinamento classico per l'arancina. La birra aiuta a bilanciare la ricchezza del riso e del ripieno, specialmente se l'arancina è fatta con ingredienti come ragù o mozzarella.
- Vino: Se preferisci il vino, un bianco siciliano fresco e fruttato, come un Grillo o un Inzolia, può fare un bel contrasto con l'arancina. Anche un rosato fresco potrebbe essere un'ottima scelta.
- Acqua: L'arancina è un piatto ricco e sostanzioso, quindi una semplice acqua fresca o frizzante può essere un ottimo accompagnamento per idratarsi e pulire il palato tra un boccone e l'altro.
- Bibite gassate: Se stai mangiando un'arancina come pasto veloce o snack, una bibita gassata fredda può essere un ottimo accompagnamento. Le bibite agrumate, come l'aranciata o il chinotto, sono molto popolari in Sicilia e si abbinano bene con l'arancina.
Ricorda che l'abbinamento perfetto dipende molto dai tuoi gusti personali e dal tipo di arancina che stai mangiando. Sperimenta e trova l'abbinamento che preferisci!