L'Arancina, una prelibatezza culinaria tipica della cucina siciliana, è un delizioso boccone di riso fritto con un diametro che varia tra gli 8 e i 10 centimetri. Questa gustosa specialità è farcita con ragù, mozzarella e piselli, creando un'esplosione di sapori nel palato. Il suo nome deriva dalla sua forma sferica che ricorda un'arancia, nonché dal suo caratteristico colore dorato.

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Storicamente, si presume che l'arancina sia stata importata in Sicilia dagli arabi, che erano soliti consumare riso condito con erbe aromatiche e carne durante i pasti. Tuttavia, l'innovazione della panatura esterna risale a un periodo successivo. Si dice spesso che sia stata inventata alla corte di Federico II, quando si cercava un modo pratico per trasportare e consumare questa prelibatezza durante i viaggi o le battute di caccia.

È interessante notare che le forme, le dimensioni e i ripieni delle arancine di riso possono variare notevolmente da città a città in Sicilia. Nella parte orientale dell'isola, ad esempio, le arancine possono assumere anche una forma conica, offrendo una variazione unica rispetto alla classica sfera. Questa diversità culinaria testimonia la creatività e la tradizione culinaria radicate in ogni angolo dell'isola.

Inoltre, vale la pena menzionare che ancora oggi la tradizione di mangiare arancine è particolarmente forte durante una ricorrenza palermitana. Ogni 13 dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia, le arancine sono una prelibatezza immancabile sulle tavole dei palermitani. Questo antico legame tra la festa religiosa e la degustazione di arancine ha reso questa pietanza un elemento intrinseco della cultura e delle tradizioni culinarie siciliane.

In conclusione, l'arancina è un'opera d'arte culinaria che incanta i palati di chiunque la assaggi. La sua storia, le sue varianti e la sua connessione con le celebrazioni locali rendono questa specialità un vero e proprio simbolo della cucina siciliana, diffondendo gioia e sapore in ogni morso.

Ricetta arancina di riso per 15 persone

Ingredienti

  • 500 gr. di riso (arborio o roma);
  • 1 busta piccola di zafferano;
  • formaggio; 350 gr. di carne trita mista (anche con maiale);
  • 150 gr. di piselli piccoli; 200 gr. di salsa di pomodoro;
  • 150 gr. di formaggio grattugiato (meglio se caciocavallo);
  • 200 gr. di farina;
  • 400 gr. di pangrattato;
  • sale;
  • pepe.

Preparazione

Per preparare le arancine, il primo passo consiste nella cottura del riso. In una pentola d'acqua salata, bisogna lessare il riso e aggiungere una bustina di zafferano durante l'ebollizione. Una volta che il riso è cotto e ha assunto un bel colore giallo grazie allo zafferano, è necessario aggiungere due o tre cucchiai d'olio per evitare che diventi troppo appiccicoso a causa dell'amido. Successivamente, si aggiunge il caciocavallo grattugiato e si mescola il tutto con un cucchiaio. A questo punto, si lascia riposare il riso mentre si prepara il ripieno.

In un tegame, si soffrigge la carne trita e si aggiunge sale e pepe a piacere. Successivamente, si aggiunge la salsa di pomodoro e infine i piselli, che sono stati precedentemente sbollentati in acqua salata. Si lascia cuocere il tutto per almeno 10-15 minuti, in modo che i sapori si amalgamino. Nel frattempo, si prende il riso e si formano delle palline delle dimensioni di una piccola arancia. Con l'aiuto di un cucchiaio, si inserisce il ripieno di carne al sugo con i piselli nella parte centrale dell'arancina e si ricopre con un po' di riso, formando una palla a forma di arancia.

Successivamente, le arancine vanno passate in una miscela composta da acqua e farina e successivamente impanate nel pangrattato. Infine, vanno fritte accuratamente in olio d'oliva fino a quando diventano dorate e croccanti. Si consiglia di gustare le arancine ancora calde per apprezzare il formaggio che si fonde all'interno, rendendole ancora più deliziose.

Una variante di arancine

Gli arancini di riso al ragù, conosciuti anche come arancine siciliane, sono un piatto delizioso e invitante. Questa prelibatezza culinaria, tipica della cucina palermitana, prende il nome dalla sua forma rotonda che ricorda un'arancia. Gli arancini di riso sono uno dei piatti più rinomati e celebri della cucina siciliana, apprezzati in tutto il mondo. Ora vediamo come preparare gli arancini di riso direttamente a casa tua.

Ingredienti 

  • 500gr di riso superfino
  • 55 gr di burro (30gr per il riso, 25gr per il ripieno)
  • 100 gr di pecorino grattugiato
  • 3 tuorli d'uova (per il riso) 
  • 1 bustina di zafferano
  • 150 gr di carne bovina
  • 3 cucchiai di olio
  • 80 gr di piselli sgranati
  • 40 gr di concentrato di pomodoro
  • 100 gr di scamorza o mozzarella
  • 100 ml di vino rosso
  • pangrattato
  • olio di semi
  • 1 cipolla
  • sale
  • pepe

Preparazione

Per preparare gli arancini, cominciate lessando il riso in una pentola con poca acqua salata fino a quando l'acqua sarà completamente assorbita e il riso risulterà completamente cotto. Nel frattempo, sciogliete lo zafferano in una ciotola con tre tuorli d'uovo sbattuti. Versate il composto ottenuto nella pentola con il riso cotto, aggiungete anche 300 grammi di burro e il pecorino grattugiato. Mescolate energicamente fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo. A questo punto, lasciate raffreddare il riso spargendolo su un piatto e lasciandolo riposare per almeno due ore.

Mentre il riso si raffredda, potete preparare il ripieno. In un pentolino, fate soffriggere la cipolla tritata insieme a 25 grammi di burro e due cucchiai d'olio d'oliva. Aggiungete la carne macinata e fatela rosolare fino a quando avrà assunto un colore dorato. Successivamente, sfumate con del vino rosso e lasciate evaporare l'alcol.

ricetta dell'arancina di riso

Una volta aggiunto il concentrato di pomodoro allungato con un bicchiere d'acqua al soffritto, lasciatelo cuocere per circa 20 minuti e regolate il sapore con sale e pepe, secondo i vostri gusti. Nel frattempo, cuocete i piselli in una padella con un cucchiaio d'olio e un mestolo d'acqua per circa 10 minuti. Una volta cotti, aggiungete i piselli al pentolino con il ragù.

Ora che il riso è freddo, potete procedere alla formazione degli arancini. Prendete uno strato sottile di riso nel palmo della mano, creando un incavo al centro. Posizionate un cucchiaio di ragù con i piselli e 2-3 cubetti di formaggio (già tagliato in precedenza) all'interno dell'incavo. Coprite con un altro strato di riso e modellate l'arancino con le mani, dandogli una forma sferica o a pera, a vostra scelta. Ripetete il processo fino a esaurire tutti gli ingredienti.

Una volta che gli arancini sono stati modellati, passateli nella classica miscela di acqua e farina e poi nel pangrattato, in modo da impanarli uniformemente. Successivamente, friggeteli in un pentolino o, se disponete, in una friggitrice, con abbondante olio bollente. Assicuratevi che gli arancini siano completamente immersi nell'olio durante la frittura. Quando sono ben dorati, estraeteli dall'olio con un mestolo forato e scolateli su carta assorbente per eliminare l'eccesso di grasso.

Infine, servite gli arancini caldi o a temperatura ambiente e gustateli nella loro croccantezza e saporita bontà.

FAQ

Che differenza c'è tra l'arancina di riso e il supplì?

L'arancina e il supplì sono entrambi piatti tipici italiani a base di riso, ma provengono da diverse regioni e presentano diverse ricette e tecniche di preparazione.

  1. Arancina: Originaria della Sicilia, l'arancina è una palla di riso farcita, tipicamente di forma rotonda o a volte conica. La farcitura più tradizionale comprende ragù di carne, piselli e caciocavallo, ma esistono molte varianti, tra cui quelle con burro, prosciutto cotto e mozzarella, o anche con spinaci, funghi, melanzane e altro ancora. L'arancina viene poi passata nell'uovo sbattuto e nel pangrattato, e successivamente fritta.
  2. Supplì: Il supplì è tipico della cucina romana e del Lazio. Ha una forma allungata simile a quella di un piccolo cilindro. Il riso usato per il supplì viene tipicamente cotto in un sugo di pomodoro, dando al riso un colore rosso-arancio. La farcitura tradizionale del supplì è mozzarella, che quando il supplì viene spezzato, crea un effetto "telefono" a causa del filo di mozzarella che si estende tra le due metà. Come l'arancina, anche il supplì viene poi impanato e fritto.

In entrambi i casi, si tratta di sfiziose preparazioni che hanno conquistato palati in tutto il mondo, pur mantenendo le loro radici ben ancorate nelle tradizioni regionali di provenienza.

Qual è la differenza tra arancino e arancina?

L'arancino e l'arancina sono lo stesso piatto, un popolare stuzzichino italiano a base di riso, farcito e poi fritto. La differenza sta nel nome, che può cambiare a seconda della zona della Sicilia in cui ti trovi.

  1. Arancina: La parola "arancina" è usata principalmente nella parte occidentale della Sicilia, come Palermo e Trapani. Questa parola è al femminile e fa riferimento alla forma rotonda e al colore dorato dell'arancina, che assomiglia a una piccola arancia ("arancia" in italiano).
  2. Arancino: Il termine "arancino" è usato prevalentemente nella parte orientale della Sicilia, come Catania e Messina. Questo termine è maschile e si riferisce alla stessa pietanza, ma spesso in questa zona l'arancino ha una forma più conica, simile a un piccolo vulcano, un riferimento al famoso vulcano Etna che domina il paesaggio dell'est Sicilia.

La differenza tra "arancina" e "arancino" è diventata un argomento di dibattito amichevole e scherzoso tra i siciliani, con ciascuna parte che difende l'uso del proprio termine locale. In ogni caso, sia che tu chiami questa delizia "arancina" o "arancino", ti aspetta un gustoso boccone di riso croccante all'esterno e cremoso all'interno.

In che città è nata l’arancina?

L'arancina, o arancino, è un piatto che ha le sue origini in Sicilia, un'isola del sud Italia. Non è del tutto chiaro in quale città specifica sia nato questo piatto, dato che è ampiamente diffuso in tutta l'isola e ogni zona ha la sua variante particolare.

Tuttavia, ci sono molte leggende e storie che circondano la nascita dell'arancina. Una delle più comuni attribuisce l'origine dell'arancina alla città di Palermo durante il periodo Arabo della Sicilia, tra il IX e l'XI secolo. La storia suggerisce che gli arabi, che dominavano la Sicilia in quel periodo, introdussero il piatto come un modo pratico per consumare un pasto completo in un unico boccone durante le lunghe traversate nel deserto.

Un'altra leggenda attribuisce l'origine dell'arancina alla città di Messina, sempre durante il periodo arabo. Anche in questo caso, l'idea era quella di creare un piatto unico che potesse essere consumato facilmente durante i viaggi.

Quindi, anche se non c'è un consenso definitivo sulla città esatta di origine dell'arancina, è sicuro dire che questo piatto è nato e cresciuto in Sicilia, diventando una parte integrante della cucina e della cultura siciliana.

Con che bevanda si abbina l'arancina?

L'arancina, essendo un piatto tipico della cucina di strada siciliana, si abbina spesso con bevande semplici e rinfrescanti. Ecco alcune delle più comuni:

  1. Birra: Una birra fresca e leggera è l'abbinamento classico per l'arancina. La birra aiuta a bilanciare la ricchezza del riso e del ripieno, specialmente se l'arancina è fatta con ingredienti come ragù o mozzarella.
  2. Vino: Se preferisci il vino, un bianco siciliano fresco e fruttato, come un Grillo o un Inzolia, può fare un bel contrasto con l'arancina. Anche un rosato fresco potrebbe essere un'ottima scelta.
  3. Acqua: L'arancina è un piatto ricco e sostanzioso, quindi una semplice acqua fresca o frizzante può essere un ottimo accompagnamento per idratarsi e pulire il palato tra un boccone e l'altro.
  4. Bibite gassate: Se stai mangiando un'arancina come pasto veloce o snack, una bibita gassata fredda può essere un ottimo accompagnamento. Le bibite agrumate, come l'aranciata o il chinotto, sono molto popolari in Sicilia e si abbinano bene con l'arancina.

Ricorda che l'abbinamento perfetto dipende molto dai tuoi gusti personali e dal tipo di arancina che stai mangiando. Sperimenta e trova l'abbinamento che preferisci!

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.