Arriva il periodo considerato giustamente da alcuni il più bello dell'anno: quello delle feste di Natale. Per questo motivo vi consigliamo alcune ricette natalizie o più in generale ricette delle festività di dicembre e Gennaio, come quest'ottima ricetta di cotechino, il piatto principale del veglione di capodanno.
Le ricette di cotechino sono abbastanza simili in tutta Italia, spesso quello che cambia è il contorno: molti preferiscono le lenticchie, ma non è da disdegnare il purè. Vediamo come preparare in poco tempo il cotechino.
Sciacquamo per bene le lenticchie sotto l'acqua corrente; mettiamole poi in una pentola con abbondante acqua, aggiungendo degli odori per insaporire: sedano, mezza cipolla e un pizzico di sale. Lasciamo sul fuoco finchè bolle e a questo punto lasciamo in ebollizione a fuoco lento per circa un'ora. Nel frattempo mettiamo il cotechino a lessare in una pentola a parte. Scoliamo quando la cottura sarà ultimata, e lasciamolor raffreddare. A questo punto iniziamo a tagliarlo a fettine.
In una padella mettiamo a rosolare in olio e burro mezza cipolla e le carote, tagliate finemente. Aggiungiamo le lenticchie scolate e cuociamo il tutto a fuoco basso, sistemando di sale e aggiungendo alloro.
Quando le lenticchie hanno la consistenza giusta, serviamole su un piatto con le fette di cotechino.
Quando arrivano in tavola le ricette a base di cotechino o zampone immediatamente si pensa al periodo delle festività natalizie, infatti questi due prodotti tipici ne sono essenzialmente l’emblema. Ma quanti ne conoscono la storia delle origini?
La nascita dello zampone viene fatta risalire ai primi anni del 1500 e più precisamente a Mirandola, in provincia di Modena, durante l’assedio di Papa Giulio II Della Rovere alla città. Gli abitanti, sfiniti e affamati, si accorsero di avere a disposizione per nutrirsi soltanto maiali, benché ci fosse il problema del deperimento veloce della loro carne. Così il cuoco di Pico della Mirandola, che all’epoca dominava la città, ebbe una geniale idea: macellare la carne dei maiali per poi conservarla in un involucro fatto grazie alla pelle delle loro stesse zampe, in questo modo poteva conservarsi più a lungo. Il cotechino invece sembra sia nato in Friuli prendendo il nome dalla cotenna del maiale che veniva mischiata e inserita per la conservazione nel budello.
La differenza tra i due prodotti è essenzialmente nella tipologia di “involucro” e nell’impasto. Lo zampone è fatto, come detto in precedenza, dalla zampa che una volta pulita viene riempita con la carne tritata e insaporita con le spezie. La particolarità è il contrasto che si avverte quando si assaggia: morbido all’interno e una consistenza più dura fuori (cotenna). Per il cotechino la carne viene lavorata più finemente e la morbidezza dell’impasto si fonde con quella dell’esterno in quanto il budello che la ricopre è abbastanza sottile.
Cotechino e zampone, accompagnati dalle lenticchie, sono piatti che vengono principalmente serviti alla fine del pasto nella notte di San Silvestro o gustati il primo giorno del nuovo anno. Essendo prodotti abbastanza ricchi e dal gusto “grasso” non sempre è facile l’abbinamento con il vino, anche per la presenza delle spezie nel loro impasto. Potete servire in accompagnamento un vino rosso fresco e delicato come il Lambrusco, il Barbera d’Alba oppure il Gutturnio.
Per la preparazione del cenone di fine anno, ecco una ricetta tradizionale e gustosa: lo zampone di Modena e le lenticchie (auspicio di ricchezza per l’anno nuovo). Vediamo come preparare velocemente zampone e lenticchie per non farci mancare questo piatto tradizionale delle ricette di capodanno.
Ingredienti zampone e lenticchie x 6
Mettere separatamente, in due contenitori pieni d’ acqua, le lenticchie e lo zampone: contando che devono rimanere a mollo per molto tempo, lasciarli nei contenitori per tutta la notte.
La mattina successiva bisognerà lessare le lenticchie in acqua e brodo per mezz’ora e contemporaneamente lessare anche lo zampone nell’acqua per circa due ore (1 ora per 250 gr di zampone).
Preparare il soffritto di carote, cipolla, sedano e olio; aggiungere i pomodori sminuzzati. Quando i pomodori sembreranno cotti e la cipolla leggermente imbiondita, si potranno aggiungere nella padella le lenticchie lessate: per qualche minuto poi occorrerà lasciar amalgamare.
Quando anche lo zampone sarà cotto, potrà facilmente essere tagliato a fette non troppo fini.
Per una buona presentazione è bene porre nello stesso piatto lo zampone e le lenticchie: il piatto avrà anche un aspetto decisamente appetitoso!
Il tuo Browser blocca la nostra pubblicità? Ti chiediamo gentilmente di disattivare questo blocco. Per noi risulta di vitale importanza mostrarti degli spazi pubblicitari. Non ti mostreremo un numero sproporzionato di banner né faremo in modo che la tua esperienza sul nostro sito ne risenta in alcun modo.Ti invitiamo dunque ad aggiungere il nostro sito tra quelli esclusi dal Blocco della tua estensione e a ricaricare la pagina. Grazie!
Le verdure grigliate, che siano aromatizzate all'aceto balsamico o insaporite con un mix di erbe aromatiche, sono un piatto veloce, salutare e molto saporito, che può essere servito come antipasto o come contorno a carni o pesci arrosto, oppure come piatto principale in una dieta vegetariana.
Sono molti coloro che una volta assaggiata la cucina siciliana ne sono rimasti attratti grazie alla sua particolarità. Per chi abita a Roma o ci si trova per una vacanza, che in qualche modo desiderano riassaporare quei piatti tipici della cucina siciliana o conoscerne di nuovi, è bene sapere che i ristoranti siciliani a Roma sono numerosi, sparsi qua e la in tutta la città, dal centro alle zone più periferiche, tra cui Eur, Colle Verde, San Lorenzo ecc.
Il nostro viaggio nelle culture etniche che popolano la capitale vuole essere un monito per integrare la propria visione lineare di vita con le altre concezioni e gli altri stili che ci circondano. Qual è allora il miglior modo di conoscere una cultura se non quello di cogliere le tradizioni culinarie che la stessa cultura offre assaporando ottimi piatti in un ristorante arabo a Roma?
Un popolo con una cultura millenaria. La Cina è uno di quei paesi che esporta da secoli le sue tradizioni culinarie in giro per il mondo. Naturale dedicare uno spazio per i migliori ristoranti cinesi di Roma. Presenti gli indirizzi delle strutture e una breve descrizione che vi guiderà nella scelta.