Se avete voglia di assaporare una buonissima crema vellutata a base di funghi ma siete stanchi di rassegnarvi alle bustine precotte o ai liofilizzati acquistati a malincuore sugli scomparti dei supermercati oppure, peggio ancora, dei discount? Non abbiate paura! Realizzare una crema ai funghi porcini, che sia cremosa e saporita, non è così complicato come sembra: l'importante è avere a disposizione uno strumento che, al termine della cottura, vi permetta di frullare quello che avete cucinato per ottenere la tipica consistenza di una vellutata.
Vediamo però prima qualche curiosità su questo ingrediente tanto amato dai commensali di ogni tavola che si rispetti: i funghi.
L'ingresso ufficiale dei funghi nella cucina italiana la dobbiamo al cuoco pontificio Bartolomeo Scappi che il 4 aprile 1536 organizzò un banchetto per l'imperatore Carlo V d'Asburgo a base di questo prodotto naturale. Da quel giorno i funghi sono diventati elemento indispensabile nella gastronomia italiana.
Inoltre a loro favore hanno anche la particolarità essere alimenti davvero poco calorici, inoltre, ricchi di minerali come ad esempio il fosforo ed il potassio. Ancora meglio è scoprire che sono un prodotto utile al nostro sistema immunitario e vengono inoltre utilizzati per il sistema cardiovascolare.
Scopriamo dunque come preparare la migliore crema ai funghi , ideale per serate invernali e per scaldarsi in maniera leggera dopo una dura giornata di lavoro al freddo.
Qui di seguito riportiamo le dosi per due porzioni di crema:
Prima di tutto, andiamo a pulire per bene i funghi, avendo cura di togliere la terra in eccesso. I funghi non si lavano: se sono molto sporchi basterà spazzolarli con uno pennello o della carta da cucina. Tagliamoli a fettine sottili lasciando, se si preferisce, qualche pezzo intero da parte per la guarnizione finale. Prepariamo anche le patate, tagliandole a cubetti.
Prendiamo una casseruola o un tegame abbastanza capiente, mettiamo a sciogliere un paio di noci di burro in cui dovrete soffriggere mezzo spicchio di aglio ed il cipollotto tagliato molto finemente.
Quando questi due ingredienti si saranno ben dorati e avranno rilasciato il classico profumo del soffritto, andiamo ad aggiungere le patate tagliate a cubetti, dopo averle lavate con cura.
Nel frattempo dovete aver preparato il brodo vegetale, che aggiungeremo un mestolo alla volta (non tutto, attenzione!) alle patate, così da farle cuocere per circa 10 minuti facendo attenzione che non si attacchino al fondo del tegame.
Dopo 10 minuti, aggiungiamo anche i funghi e lasciamo cuocere per altri 10 minuti; passato il tempo, copriamo con il resto del brodo, facendo cuocere perfettamente il tutto. Quando patate e funghi hanno raggiunto la cottura ottimale, mettiamo la nostra zuppa nel mixer, aggiustando di sale e pepe, preferibilmente bianco. Facciamo andare il tutto nel mixer in modo da ottenere la crema desiderata. Se la crema risulta troppo densa, possiamo aggiungere un po' di brodo.
Servite a tavola ben caldo, con qualche crostino di pane dentro e cosparsa di prezzemolo.
Se vi piace potete dare un tocco in più a questo piatto aggiungendo un po' di noce moscata grattugiata prima di servire.
Se volete realizzare una versione più ricca potete aggiungere alla vostra vellutata qualche cucchiaio di panna o dello speck scottato in padella fino a diventare croccante.
Il top lo raggiungete se cospargete la crema di fontina e la ripassate in forno caldo fino ad ottenere una crosticina dorata che donerà al vostro piatto un gusto indimenticabile.
I funghi hanno la caratteristica di riuscire a conservare inalterate le loro caratteristiche nutrizionali anche dopo essere stati essiccati; quindi, se non avete momentaneamente la possibilità di reperire i funghi freschi, quelli secchi saranno un sostituto più che mai valido.
Il momento perfetto per dedicarsi alla raccolta dei funghi nei boschi è la mattina che segue una lunga nottata di pioggia.
Prima di consumare qualsiasi tipo di fungo raccolto da sé è consigliabile sottoporli ad una ispezione presso una ASL territoriale; ci sono, infatti, moltissime di specie di funghi e soltanto una minima parte di essi è commestibile mentre il veleno di certi tipi di funghi può risultare addirittura letale.
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