Oggi vi proponiamo una ricetta che riguarda un piatto tipico delle migliori Osterie di Roma.

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L’aragosta è considerata il crostaceo più nobile per la sua carne che risulta molto delicata e anche perché si trova in commercio ad un costo piuttosto alto. In genere la sua lunghezza varia fino ai 50 cm mentre il peso può arrivare a circa 8-9 kg, il carapace rosso scuro che la caratterizza la ricopre quasi completamente, non ha chele ma solo una sorta di lunghe antenne che utilizza per difendersi. Ecco la nostra ricetta per le fettuccine all'aragosta.

Si trova facilmente in commercio in tutte le stagioni, in particolare nel periodo di Natale quando viene consumata in maggiori quantità essendo considerata il piatto di lusso per eccellenza, per il resto dell’anno si trova anche d’allevamento e congelata oppure viva nei banchi dei pescivendoli. L’impiego anche nella nostra tradizione culinaria è prevalentemente riservato ai primi piatti, come sugo di accompagnamento agli spaghetti o alle tagliatelle o, ancora come nella nostra ricetta per le fettuccine all'aragosta, o servita come secondo o antipasto, per gustarne al meglio il sapore delicato.

Ingredienti necessari per le Fettuccine all'aragosta

Per la ricetta per le fettuccine all'aragosta preparate i seguenti ingredienti:

  • mezza aragosta
  • 250 gr fettuccine fresche
  • 1 cipolla
  • burro, q.b.
  • sale, q.b.

Iniziamo la preparazione della ricetta delle fettuccine all'aragosta

Ricetta per le fettuccine all'aragosta

Iniziamo la preparazione della ricetta per le fettuccine all'aragosta mettendo a lessare l'aragosta in acqua bollente. Quando è pronta, spolpiamola e sminuzziamo la polpa a pezzettoni. Affettiamo la cipolla in maniera molto sottile, e lasciamola appassire nel burro. Facciamo cuocere la cipolla fino a ridurla in una crema, aggiungendo del sale. Aggiungiamo nu po' di acqua di cottura dell'aragosta e i pezzetti di polpa della stessa. Facciamo amalgamare bene il composto, mentre mettiamo a cuocere le fettuccine. Scoliamo le fettuccine e mantechiamole nella salsa. Per una buona riuscita della ricetta per le fettuccine all'aragosta servite subito la pasta calda.

Come pulire e conservare correttamente questo crostaceo

Avete deciso di preparare la nostra ricetta per le fettuccine all'aragosta? Ottimo! L’avete comprata viva dal vostro pescivendolo di fiducia ma ora, prima di cucinarla, dovete pulirla…e spesso questo passaggio cruciale può sembrare difficile. Vi spieghiamo come procedere passo passo:

  • Spazzolare accuratamente l’aragosta e sciacquarla
  • Eliminare il budellino nero presente nella coda e ripiegarla verso l’interno
  • Legare con uno spago da cucina la parte anteriore

Una volta pulito, il crostaceo è pronta per essere bollita. Questo tipo di cottura è quella consigliabile per gustare al meglio la carne del crostaceo e per facilitarne l’estrazione dal suo carapace. Si mettono a bollire in una pentola d’acqua carota, sedano, cipolla e prezzemolo con aggiunta di vino bianco oppure succo di limone e sale, per i tempi di cottura potete regolarvi calcolando circa una ventina di minuti per ogni kg di peso dell’aragosta. Una volta terminato di cuocerla si lascia freddare nell’acqua di cottura e poi si procede con l’estrazione della polpa delicatamente. Quest’ultima va consumata nel giro di pochi giorni (al massimo 3 se conservata in frigorifero), altrimenti è possibile surgelarla in un sacchetto apposito facendo una sorta di sottovuoto.

Fettuccine all'aragosta: come scegliere e preparare il crostaceo più afrodisiaco

Uno dei luoghi comuni più ricorrenti su questo crostaceo è che sia un cibo afrodisiaco, indubbiamente è un crostaceo ricco di proteine e sali minerali, ma a basso contenuto calorico e non vi è dubbio che sia un prodotto ricercato, dal buon sapore e molto costoso, quindi pregiato. I luoghi di pesca dell’aragosta sono il mar Mediterraneo e alcune zone dell’Oceano Atlantico. Per le sue caratteristiche di pregio e prestigio, per le sue carni tenere e dal sapore delicato e inconfondibile è un alimento che si consuma in rare e speciali occasioni e che richiede una particolare abilità nella preparazione per esaltarne le carni. Il trucco è quello di insaporire il crostaceo con equilibrio senza coprirne il sapore e con tempi di cottura precisi per evitare di rendere stoppose le carni altrimenti morbide e succulenti. In fondo non è difficile preparare un’aragosta a regola d’arte, l’importante è non creare elaborazioni complesse o cuocerla troppo.

Ma come si sceglie il crostaceo più adatto per la ricetta per le fettuccine all'aragosta? L’errore più comune è quello di confondere la palinurus vulgaris con l’astice che è un crostaceo diverso e appartenente a un’altra famiglia. Per evitare di confondere i due crostacei è bene conoscerne le differenze:

  • L’aspetto fisico: l’astice ha le chele ben visibili, mentre l’aragosta ne è priva ed è caratterizzata da peduncoli come fossero delle lunghe antenne;
  • Sapore e consistenza: il sapore dell’aragosta è più delicato e tenue, mentre quello dell’astice è più deciso e forte. La polpa dell’aragosta è più tenera e morbida, mentre quella dell’astice è più elastica, soda e tenace.

Una volta determinate le differenze tra due crostacei simili, ma completamente diversi, si possono determinare i “parametri” per scegliere l’aragosta “perfetta”. Gli esemplari migliori sono quelli pesanti, ma non grandi di dimensioni ciò significa che bisogna considerare uno scarto del 70% sul peso totale dovuto al guscio o carapace. Quindi, se occorre preparare una ricetta per due persone bisogna cercare un esemplare del peso di 1 kg che si riduce a poco più di 300 gr una volta pulita e privata della corazza.

Il non plus ultra è acquistare un esemplare vivo, garanzia di freschezza, ma per quanti non hanno praticità nel maneggiare animali o crostacei vivi è possibile optare per il prodotto surgelato. In ogni caso prima di procedere alla cottura, è necessario pulire la locusta di mare (altro nome del crostaceo) spazzolando bene la corazza sotto acqua corrente, si lava e si elimina il budello nero che attraversa il corpo fino alla coda, come si fa nei gamberi e per gli scampi. 

Come cuocere la ligusta alla perfezione

Ricetta per le fettuccine all'aragosta

Il modo più semplice per cuocere la ligusta o aligusta è la bollitura. Un esemplare di 1 kg cuoce in circa 15 minuti, ma per ogni 200 gr di peso in più o in meno si suggerisce di prolungare o ridurre la cottura di 5 minuti. Gli esemplari vivi devono essere legati e ben distesi su una tavoletta di legno per evitare che si arricci in cottura e una volta tuffata in acqua bollente porre un coperchio per evitare che fuoriesca dalla pentola.

Un altro metodo di cottura ideale  è la griglia, per cui si consiglia di dividerla a metà incidendo lungo il dorso e posta sulla griglia sul dorso che è il lato da cuocere per primo. I tempi di cottura alla griglia sono da 5 a 10 minuti per lato o fino a quando la carne diventa traslucida.

La ricetta per le fettuccine all'aragosta è strepitosa ma anche il brasato di aragosta è un altro modo per cuocere questo alimento prelibato, ma andrà tagliato in tranci dividendo il torace dalla coda, si incide poi con le forbici da cucina la parte inferiore del carapace e si sfila delicatamente la polpa. Se all’interno del guscio si trovano le uova, non si buttano via perché sono preziose e gustose anche quelle: preparate con la salsa di maionese sono una prelibatezza da chef!

Il crostaceo – bollito o alla griglia – si può aromatizzare semplicemente con il limone, aglio ed erbe o accompagnata con una salsa o con del burro fuso. Gli amanti dei gusti più decisi, senza rovinare la delicatezza del gusto delle carni possono abbinare il caviale, una salsa acida o una spolverata di tartufo.

Infine, dopo la cottura, può essere conservata nel congelatore fino a 3 o 4 mesi, ma una volta scongelata occorre consumarla entro un giorno o conservarla non oltre un giorno in frigorifero avvolta in una pellicola trasparente per alimenti o in un sacchetto alimentare. La fase di scongelamento deve avvenire lentamente, riponendo la polpa cotta in un sacchetto su un vassoio da riporre nel piano superiore del frigorifero fino a termine del processo di scongelamento, pronta per essere condita e servita a proprio piacimento. 

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.