Cuociamo le patate in acqua calda, spelliamole e passiamole nello schiacciapatate per ottenere una purea a cui andrà aggiunta la farina e l'uovo. Impastiamo bene il tutto e formiamo dei rotolini da cui taglieremo gli gnocchi di circa 2 cm. Con la tecnica consuete, passiamo gli gnocchi sui denti della forchetta per dar loro la forma. Cuciniamo gli gnocchi in acqua salata, avendo cura di levarli di volta in volta che vengono a galla.
Intanto facciamo sciogliere il gorgonzola in un tegame, insieme al burro, allungando il tutto con un po' di latte. Aggiungiamo questa salsa agli gnocchi e facciamo legare con il parmigiano. Tutto è pronto per essere servito.
Il formaggio impiegato per questa ricetta degli gnocchi, è uno dei più particolari prodotti in Italia. La sua consistenza, il profumo e le venature di colore verde sono inconfondibili, dona un sapore deciso ad ogni piatto, sia nella sua versione dolce che in quella piccante. Originario del nord Italia, è classificato come DOP e prodotto principalmente nelle zone della provincia lombarda come formaggio non pastorizzato, a pasta molle e cruda. A cosa sono dovute le sue caratteristiche striature verdi? La così detta erborinatura tipica del gorgonzola è dovuta all’aggiunta di un fungo utilizzato spesso nelle produzioni alimentari, il penicillium, le cui spore aggiunte al latte vaccino creano la muffa presente nel formaggio.
La classificazione di questo formaggio è data dalle differenze di sapore e dalla tipologia di produzione. Quello classico è quello piccante, un sapore più deciso e un profumo persistente ed identificativo con le venature di colore tendente al blu. La versione dolce invece è caratterizzata dalla pasta più cremosa, dal gusto solo lievemente piccante e le striature di colore grigio. Esiste poi quello a due paste, che ad oggi è prodotto in quantità limitata e solo da pochissimi caseifici artigianali, prevede due cagliate diverse (una calda e una fredda) che mescolandosi producono una “fessura” in cui le muffe si continuano a sviluppare.
Essendo comunque un formaggio particolarmente grasso e ricco di colesterolo, è comunemente usato in ridotte quantità, in prevalenza nella preparazione dei primi piatti e quasi mai consumato da solo.
Come tutti i piatti in cui è presente il gorgonzola, l’abbinamento con il vino non è così semplice. Il gusto persistente e deciso dei formaggi erborinati spesso rende difficoltosa la scelta di un bianco o rosso che si adatti all’accompagnamento. Il consiglio è quello di scegliere un vino con una gradazione importante, che si aggiri intorno ai 13° - 15° così da “coprire” il grasso tipico di questo formaggio.
Se utilizzate per la vostra preparazione il gorgonzola di tipo piccante allora potete accompagnare il piatto con vini come il Barolo, l’Aglianico o il Primitivo di Manduria, tutti rossi dal lungo invecchiamento. L’accostamento perfetto con il gorgonzola dolce invece è con vini bianchi come il Gewurztraminer o il classico passito di Pantelleria.
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