Carnevale, si sa, è il periodo dell’anno in cui i dolci la fanno da padroni e, ovviamente, in tutta la nostra penisola le tradizioni prevedono ricette insuperabili! Infatti, ogni città ha il suo dolce carnevalesco tipico con una ricetta originale che poi viene rivista e tramandata nei ricettari di famiglia in famiglia. La ricetta della pignolata è sicuramente una di queste, le cui rivisitazioni sono veramente moltissime. Un dolce sfizioso e delizioso maggiormente diffuso in due particolari regioni italiane: la Calabria, in cui si può gustare una fantastica pignolata al miele, e la Sicilia, che arricchisce questa ricetta con la versione glassata. Si tratta di piccoli bocconcini da assaporare uno ad uno e che per forma richiamano quella di una pigna, da cui il nome.

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Come detto, esistono diverse versioni di questa prelibatezza. Nella stessa Sicilia, ad esempio, a parte quella tipica messinese, ne esiste anche una palermitana, chiamata Pignoccata e si avvicina molto alla versione Calabrese, cioè ricoperta con miele e praline di zucchero colorato. Ulteriore ricetta simile è quella che in Campania va sotto il nome di "Struffoli" e che vengono preparati in occasione del Natale e sono sempre cosparsi di miele e zucchero. Ricordiamo poi che la pignolata è formata da gnocchetti di pasta dolce, che successivamente vengono fritti. 

A livello storico, questa prelibatezza viene fatta risalire all'epoca della dominazione spagnola nell'intera area calabro-siciliana, in particolare quando alcune famiglie nobiliari richiesero una nuova variante della ricetta originaria di questo dolce tipico. Tale modifica portò all'elaborazione della versione "messinese", con la glassa aromatizzata al limone e al cioccolato. Successivamente, nel corso dei secoli, quest'ultima variante si è diffusa in tutta l'area della Sicilia orientale e ne rappresenta uno dei prodotti tipici. 

Ingredienti della Pignolata

  • 5 uova fresche;
  • Farina 00 g. 350;
  • grappa g. 30 circa;
  • olio o strutto per friggere;
  • zucchero semolato g. 500 circa;
  • un limone (o altra essenza aromatica).

Preparazione

Fate una fontana con la farina 00 e unite al centro le uova e il liquore. Lavorate questo impasto per qualche minuto come se stesse lavorando la pasta fatta in casa. Dividete in parte uguali e arrotolate ogni porzione su sé stessa creando un lungo serpente e dividetelo in tanti tocchetti da circa un centimetro.

Friggete le palline ottenute in abbondante olio o strutto ben caldo e scolatele su carta assorbente per eliminare il grasso in eccesso.

Nel frattempo fate fondere sul fuoco lo zucchero nelle quantità di 1 kg ogni 250 ml di acqua e mescolate fino ad ottenere uno sciroppo denso. Infine aggiungete allo sciroppo il succo di limone. Cospargete lo sciroppo sul primo strato di palline fritte, che avrete precedentemente disposto su di un piatto da portata, poi sul secondo e così via fino all’ultimo strato.

Pignolata al miele nella tradizione calabrese, con glassa bianca e nera in quella siciliana

mmagine relativa ad articolo ricetta per la pignolata

Cosa unisce le regioni del nostro Paese se non le ricette tradizionali? È proprio il caso della pignolata, che nel periodo di carnevale e comunemente anche a Natale, viene preparata in diverse zone d’Italia, variando solo alcuni ingredienti. Ecco quindi che in Calabria, ad esempio, si arricchisce con il miele e gli zuccherini colorati, mentre in Sicilia si gusta nella doppia versione bianca e nera: cioccolato e glassa al limone.

Se volete sperimentare preparando la pignolata in entrambe le versioni, vi illustriamo come fare con pochi e semplicissimi passaggi. Vediamo quindi, prima, la variante con il miele della cucina calabra.

Ingredienti per la Pignolata al miele

  • 300 g. di farina 00;
  • 30 g. di burro morbido;
  • 20 g. zucchero;
  • Sale q.b.;
  • 20 g. di grappa;
  • Un limone;
  • 2 uova e un tuorlo;
  • Miele;
  • Codette o zuccherini colorati;
  • Olio per friggere.

Preparazione

In una capiente ciotola unire la farina al burro ammorbidito, aggiungete un pizzico di sale, lo zucchero, la scorza di un limone e la grappa per aromatizzare il tutto. Una volta miscelato il tutto, aggiungere le uova e il tuorlo lavorando con le mani fino ad ottenere un impasto sodo e liscio. Avvolgetelo nella pellicola e lasciarlo riposare in frigo per un paio di ore.

Riprendete l’impasto e procedete formando dei filoncini, da cui andranno ricavati dei tocchetti di forma leggermente allungata, proprio a ricordare una pigna. Friggere i pezzetti in olio di semi bollente e una volta fatti scolare su carta assorbente, quando sono ancora caldi, cospargerli con il miele riscaldato e le codette colorate.

Rivisitazione con la glassa

immagine relativa ad articolo ricetta per la pignolata

Per preparare la pignolata bicolore, tipica della regione Sicilia, potete preparare l’impasto base che suddividerete in due parti, una metà dovrà essere fatta seguendo la ricetta base già aromatizzata con glassa al limone, cioè la ricetta iniziale presentata in questo articolo; la restante parte invece andrà ricoperta con il cioccolato preparandolo così: mettete in una ciotola a bagnomaria 200 g. di cioccolato fondente sminuzzato e 20 g. di burro, abbiate cura di girare spesso con un mestolo finché il composto non si sarà sciolto completamente e amalgamato in una crema liscia. Versare subito sulla restante parte di pignolata fritta e comporre sul piatto da portata alternando quella con la glassa bianca a quella scura.

Possibili ulteriori varianti e alcuni consigli

L'impasto della pignolata in generale potrebbe essere aromatizzato in maniera differente, per ottenerne gusti diversi ad ogni eventuale preparazione. Ad esempio, al posto della tradizionale scorza di limone si potrebbe utilizzare quella di arancio oppure della cannella. Naturalmente, in base ai propri gusti o quelli della famiglia. Inoltre, se non dovesse piacere la grappa come aroma da aggiungere all'impasto, è possibile sostituirla tranquillamente con una medesima dose di acqua. 

Tale impasto, come detto, viene fritto, tuttavia si potrebbe preparare anche una variante più leggera, dove questo viene cotto al forno. Il vantaggio è appunto la sua maggiore leggerezza, a livello di calorie, rispetto alla tradizionale frittura, ma il risultato finale potrebbe evidenziare una minore croccantezza. Comunque, la versione al forno è quella consigliata per coloro che ci tengono a preparare piatti leggeri, ma non perdere al tempo stesso l'occasione di assaporare un gustoso piatto tipico. 

Come conservarla?

Questa prelibatezza può essere conservata, nel caso, per circa due o tre giorni, all'interno di un contenitore di vetro chiuso bene ed ermeticamente oppure potrebbe essere usata anche una campana di vetro. Assolutamente sconsigliato è invece congelarla, in quanto si perderebbe la croccantezza del dolce e anche la glassa al miele (nel caso si facesse tale versione) potrebbe presentare problemi. Tuttavia, comunque, è possibile congelare l'impasto prima di friggerlo.  

Come abbiamo detto, questo è un dolce tipico del periodo carnevalesco o natalizio, comunque sempre più spesso lo si realizza anche in altri momenti dell'anno, in quanto rappresenta una prelibatezza davvero gustosa e molto apprezzata sia dagli adulti che dai bambini, nelle giornate di festa.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.