Dopo avervi parlato dei Ristoranti a Campo de Fiori, oggi ci tuffiamo in un nuovo approfondimento. La cucina calabrese è una delle tante e ricche tradizioni provinciali che abbiamo in Italia; l'impronta culinaria calabrese è inoltre molto legata al folclore e alle ricorrenze religiose come il Natale o il Capodanno a Roma. I ristoranti calabresi sono molti, dislocati in alcuni quartieri della capitale dal centro alla periferia, come ad esempio Casalbertone, San Paolo, Campo de Fiori ecc. la maggior parte di questi gestiti direttamente da persone originarie di quei posti.

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Scopriamo i ristoranti calabresi a Roma

Tra Piazza Navona e Campo de' Fiori, si trova Le Maschere, attivo dal 1980, che propone piatti della tradizione mescolati a un ambiente che rievoca le atmosfere calabre.

Catena di ristoranti calabresi a Roma, specializzata anche in pizzeria e Bisteccheria, è La ‘Nduja, che prende il nome dal piatto più tipico della cucina tradizionale calabra, il salame piccantissimo, morbido e spalmabile. A Roma ci sono tre locali dove è possibile gustare i piatti de La ‘Nduja: nei pressi di Casalbertone, di Viale Marconi e nella zona Prenestino Centocelle.

Altri ristoranti ricchi di specialità calabresi sono: La Melangiana, in Via del Forte Boccea, La Mimosa Fiorita, in Via Bari, a due passi da Piazza Bologna e Il Chiurito, in Via Cremona 42, sempre zona Piazza Bologna.

In pieno Centro Storico, tra Fontana di Trevi e Piazza di Spagna, c'è infine il ristorante calabrese Sacro e Profano.

Zona Ostiense

Al Peperoncino

In Via Ostiense, in zona San Paolo, troviamo una bisteccheria e pizzeria forno a legna di proprietà calabrese. Il locale, essendo situato in una delle vie più note e trafficate della capitale, è facilmente raggiungibile da ogni lato della città di Roma. Il locale è abbastanza ampio, con due vaste sale e due sale più piccole, ognuna di esse arredate con semplicità e buon gusto. Il locale può accogliere ben 260 persone all’interno, mentre all’esterno troviamo una verandina molto richiesta e frequentata soprattutto d’estate.

Telefono: 06 5410192
Indirizzo: Via Ostiense 369/375

La Perla Calabra

Nelle vicinanze del locale appena recensito, sempre in zona Ostiense/San Paolo, troviamo un altro locale di proprietà calabrese: il ristorante La Perla Calabra. Questo ristorante, punta sulla tradizione, ovvero di esporre ai cittadini di Roma, i sapori di una cucina nono molto conosciuta e molto articolata. Gli ingredienti e i piatti che vengono preparati, sono stagionati, quindi non troverete mai degli alimenti surgelati nei vostri piatti. Il menù prevede i più stravaganti piatti della cucina calabrese, dai classici fusilli con ricotta e ‘nduja, alla fileja con ragù di capra, dagli spaghetti tonno pomodoro e ‘nduja, ai paccheri con pomodorini arrostiti e pesto di basilico.

Telefono: 06 59600545
Indirizzo: Via Corinto 66/68

Zona Aurelia

Ristorante Arturo

In zona Aurelia, vicino a Villa Doria Pamphili, troviamo un altro ristorante calabrese molto raffinato ed elegante. Parliamo di Ristorante Arturo. Questo ristorante nacque nel 1999 e nel suo menù, oltre a presentare numerosissimi piatti della cucina calabrese, offre anche numerosi piatti tipici della cucina romana, sempre cucinati dallo chef in persona. La struttura del locale, si divide in 4 sale interne, con le quali si può coprire un numero di 450 persone. All’interno del locale si potrà godere del servizio di aria condizionata e WiFi, mentre all’esterno sarà presente un vasto parcheggio.

Telefono: 06 6623408
Indirizzo: Via Aurelia Antica 413

Le tradizioni della cucina calabrese

prodotti tipici calabresi

La Calabria, una regione del sud Italia baciata dal sole e circondata da uno dei mari più cristallini del Mediterraneo, è un territorio ricco di tradizioni e di una cultura affascinante che si riflette anche nella sua cucina. La tradizione culinaria calabrese è una delle più variegate e invidiate d’Italia, grazie alla sua capacità di combinare sapori intensi e ingredienti semplici, spesso frutto di una lunga storia di influenze culturali e di adattamento alle risorse del territorio.

Un aspetto peculiare della cucina calabrese è il suo stretto legame con la vita religiosa e le ricorrenze sacre. Le festività religiose rappresentano un momento di celebrazione, non solo spirituale ma anche gastronomica, e ogni evento ha piatti e tradizioni culinarie specifiche che affondano le radici in un passato lontano. A Natale e all'Epifania, per esempio, la tradizione vuole che sulle tavole calabresi compaiano tredici portate, un numero simbolico che rappresenta l'Ultima Cena di Gesù con i dodici apostoli. Il Carnevale, invece, è celebrato con abbondanza e convivialità, e protagonisti della festa sono i maccheroni, rigorosamente fatti a mano, accompagnati da ricchi condimenti e carne di maiale, simbolo di prosperità. Durante la Pasqua, invece, l’arrosto d’agnello diventa il piatto centrale, insieme ai cosiddetti "pani spirituali", preparati con forme e decorazioni che richiamano la simbologia religiosa.

Ma la cucina calabrese non è solo legata alle tradizioni religiose; è anche un mosaico di influenze culturali lasciate dai popoli che hanno abitato questa terra nel corso dei secoli. Dall’eredità greca alla presenza araba, ogni dominazione ha lasciato il segno su questa gastronomia unica. Un esempio significativo è l’introduzione del peperoncino piccante, oggi elemento iconico della cucina calabrese, che arrivò in Europa dopo la scoperta delle Americhe. Questo ingrediente, diventato quasi un simbolo della regione, rappresenta perfettamente il carattere deciso e vivace della Calabria.

La tradizione culinaria calabrese è profondamente legata alla conservazione dei cibi, un’arte sviluppata nei secoli per far fronte alle difficoltà economiche e alle condizioni climatiche. Tra i protagonisti troviamo le acciughe sotto sale, gli insaccati di maiale come la celebre ‘nduja e la soppressata, i formaggi stagionati come il caciocavallo silano, le verdure sott’olio, i pomodori essiccati al sole e persino conserve dolci, come le marmellate di agrumi. Questi prodotti non solo permettevano di avere riserve alimentari nei periodi più difficili, ma sono diventati emblemi di una cultura che valorizza la semplicità e l’autenticità.

Oggi, l’economia agricola della Calabria continua a riflettersi nella sua cucina. Le aree collinari e pianeggianti offrono un’ampia varietà di prodotti agricoli di alta qualità, come peperoncini, cipolle rosse di Tropea, bergamotti, agrumi e olive. Quest’ultime sono alla base della produzione di uno degli oli extravergine d’oliva più pregiati d’Italia. Sulle montagne, invece, si perpetua la tradizione casearia, con la produzione di formaggi dal sapore intenso e unico. La viticoltura è in crescita e offre vini di grande carattere, come il Cirò, uno dei più antichi d’Italia, che ben si abbina ai piatti robusti della tradizione locale.

In Calabria, ogni piatto racconta una storia. Una storia fatta di sapori autentici, influenze culturali millenarie e un legame indissolubile con il territorio e le sue tradizioni. La cucina calabrese non è solo cibo: è cultura, identità e celebrazione della vita, un’esperienza che conquista chiunque abbia il privilegio di scoprirla.

Qual è il vino che si consiglia di ordinare se si visita un Ristorante Calabrese?

Se visiti un ristorante calabrese, scegliere un vino tipico della Calabria è il modo migliore per esaltare i sapori autentici della cucina locale. La regione offre una varietà di vini pregiati che si abbinano perfettamente ai suoi piatti ricchi e saporiti. Ecco alcune opzioni eccellenti:

Vini rossi

  • Cirò Rosso: Il vino più famoso della Calabria, prodotto principalmente con il vitigno Gaglioppo. Ha un sapore robusto, tannini decisi e si abbina bene con piatti a base di carne, come il capretto al forno, o con la `nduja.
  • Terre di Cosenza Rosso: Realizzato con diversi vitigni locali come il Magliocco, è un vino elegante e versatile, perfetto con i salumi e i formaggi stagionati.
  • Savuto: Un rosso di carattere che unisce Magliocco, Greco Nero e altre uve autoctone, ideale con primi piatti ricchi come i maccheroni al sugo di capra.

Vini bianchi

  • Cirò Bianco: Prodotto principalmente da uve Greco Bianco, è fresco e fragrante, perfetto con piatti di pesce o la tipica "fileja" con sugo di stoccafisso.
  • Greco di Bianco: Anche se spesso prodotto come vino dolce, esiste in versione secca. È raffinato e si sposa bene con piatti a base di crostacei.

Vini dolci e da meditazione

  • Greco di Bianco Passito: Uno dei vini dolci più apprezzati in Italia, ideale per concludere il pasto accompagnandolo con dolci a base di mandorle o fichi secchi.
  • Mantonico Passito: Un vino raro e aromatico, ottimo con la pasticceria secca calabrese o semplicemente come vino da meditazione.

Consigli generali

  • Se il ristorante propone specialità di mare, opta per un bianco come il Cirò Bianco o un Pecorello IGT.
  • Con i piatti di terra più ricchi, come la pasta al ragù di carne o i salumi piccanti, un Cirò Rosso o un Savuto rappresentano un abbinamento eccellente.

La Calabria, con i suoi terroir unici e le uve autoctone, offre vini che esaltano i sapori intensi e autentici della sua cucina. Non esitare a chiedere consiglio al ristoratore: spesso hanno etichette locali meno conosciute ma straordinarie.

Ricette dalla Calabria

Per quanto riguarda le ricette possiamo dire che si fa molto uso di verdure (melanzane e pomodori, peperoni, cipolle rosse e fave). Un ruolo molto importante nella cucina calabrese è occupato anche e soprattutto dal pane (di grano duro). Diamo uno sguardo ai piatti tipici calabresi:

  • Maccarruni i'casa
  • Pasta o' fùrnu
  • Pasta ca' muddhìca
  • Fileja o Fhilatierj
  • Zuppa i cipudduzzi
  • Frittole

Ricette calabresi con il pescespada

Per finire sottolineiamo che il Pesce Spada calabrese si cucina in tantissimi piatti tra cui:

  • Piscispata a'gghiotta (Pesce Spada alla Ghiotta)
  • Purpètti i Piscispata (Polpette di Pesce Spada)

La Calabria è inoltre particolarmente ricca di vini dal sapore meridionale; molti vigneti risalgono all'antichità, quando i coloni greci portarono i vitigni dalla madrepatria, cominciando a produrre il vino che ancora oggi viene da questa terra.

Un frutto particolare per condire i piatti

Tra le proprietà della melagrana sono presenti sostanze polifenoliche, soprattutto acido ellagico, che svolgono un’azione preventiva contro l’insorgenza di affezioni vascolari. I polifenoli sono sostanze antiossidanti contenute in diversi alimenti che, se consumati regolarmente, aiutano a proteggere le degenerazioni dell’apparato vascolare, provocati dalle ossidazioni principale causa dei radicali liberi.

La proprietà gastro-protettiva

La melagrana esercita anche un’attività gastro-protettiva; nei semi del frutto sono presenti alcuni fitoestrogeni, oltre ad acido oleico e linoleico, indispensabili acidi grassi essenziali. L'assunzione è consigliata per prevenire l'arteriosclerosi e l'ipertensione,perché aiuta a ridurre il colesterolo; in più aiuta a diminuire l’assorbimento degli zucchero, divenendo anche utile per la prevenzione del diabete mellito.

Alcuni studi hanno dimostrato che in alcune persone prese a campione, che hanno consumato un preparato a base di melograno per un anno intero, le proprietà della melagrana hanno ridotto del 21% la pressione sanguigna delle persone prese a campione. L’indurimento delle arterie si è ridotto invece fino al 30%; è stata inoltre rilevata una migliore irrorazione sanguigna del muscolo cardiaco e una riduzione del 50% del numero di attacchi di angina pectoris. Ulteriori ricerche effettuate negli Usa hanno infine dato risultati positivi per quanto riguarda la capacità del frutto di bloccare le cellule tumorali.

Può essere consumata sotto forma di succo; non potendo disporre sempre del frutto fresco, è possibile reperirlo sotto forma di integratore.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.