Negli ultimi anni è cresciuta sempre di più l'idea di conoscere di più le varie culture etniche che popolano e che arricchiscono la Capitale: ecco che da un ristorante africano a Roma ne sono stati aperti numerosissimi (da Monteverde a Ostiense). Oggi, queste realtà si trovano sparsi in tutta Roma dal centro alla periferia; insomma i ristoranti africani a Roma sono davvero molti, tutti molto eleganti e in sintonia con un'idea di multiculturalità che i cittadini romani sembrano ormai aver sposato a pieno.

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Trastevere, Roma Centro, Termini, San Lorenzo, San Giovanni, Nomentana, Tiburtina e tanti altri quartieri dove poter trovare un ottimo ristorante africano a Roma; ne abbiamo selezionati alcuni, eccoli di seguito:

Ostiense

Eritrea

Situato vicino al gazometro rappresenta un piacevole punto d'incontro per gli abitanti del quartiere. L'ambiente, molto familiare, lo rende il luogo perfetto per passare un sabato sera diverso dal solito assaggiando i piatti tipici della cucina africana.

Portuense

Corno d'Africa (anche a domicilio)

Un ristorante africano a Roma che è sicuramente una meta da visitare: un ambiente particolare e caratteristico in cui passare una serata diversa.

Prenestina

Ristorante Africano a Roma: Enqutatash (occhio al giorno di chiusura che varia spesso)

Uno dei deliziosi ristoranti africani nella Capitale specializzato soprattutto nella cucina eritrea ed etiope. Con una spesa limitata si gusteranno dei piatti caratteristici e prelibati.

Tiburtina

Sahara (eritreo)

Un ambiente in cui si ricrea la magia del continente nero. Un ristorante africano a Roma in cui si possono gustare anche vini italiani.

Ristorante Africano a Roma: Zighinì

Immagine di pietanze preparate nei ristoranti africani a Roma

Ha aperto nel febbraio del 2009. L'esperienza decennale nella cucina in genere in quella etiope ed eritrea in particolare. Il ristorante prende il nome da un piatto tipico della tradizione della cucina eritrea Zighinì. Per chi ama la cucina africana, in particolare quella eritrea ed etiope il ristorante Zighinì è il posto ideale; inoltre tranquillità e cortesia sono elementi tipici del servizio. Si trova in via dei Monti di Pietralata, 43.

Centro

West African Foods (rinomati anche per i dolci e per il pesce)

Un ristorante africano a Roma che è anche centro culturale. Oltre a gustare piatti caratteristici potrete partecipare alle attività teatrali e musicali che il centro mette a disposizione.

Kilimanjaro (menu molto vario)

Un locale africano al centro di Roma che propone piatti tipici della cultura eritrea ed etiope. A due passi dalla Stazione Termini in via Calatafimi 28.

Aduliss (presente anche su groupon)

La sua apertura risale al 1987, è situato nei pressi della Stazione Termini. Offre ai suoi clienti la sua cucina tipica: etiope. Questo locale è anche un punto di incontro per i tanti cittadini etiopi che frequentalo la zona. Il costo non alto, è l’ideale per chi desidera provare nuove cucine ed assaporare nuovi sapori. Il locale è composto da sale dipinte con scene e paesaggi africani. Kifko, mitmita e zilzil sono le specialità che questo magnifico posto offre ai propri clienti. È situato in via Milazzo, 1/c.

Africa (sapore etnico)

Africa è un locale che offre ai propri clienti un menù dalla cucina eritrea ed etiopica. L’ambiente è allegro ed ospitale. È aperto fin dalla mattina in cui il locale diventa una sala da tè, ristorante e bar dove è possibile fare piacevoli spuntini a base di falafel e sambusà. Solitamente si mangia con le mani da un largo piatto, in comune con gli altri commensali. Si trova in via Gaeta, 26-28.

Nomentana

Ristorante Africano a Roma: Etiopia (abbastanza economico)

Questo ristornate offre ai propri clienti specialità tipiche dell’Etiopia ed Eritrea, ma anche pochi piatti italiani. Musica di sottofondo italo-africana e spettacoli dal vivo alcuni giorni della settimana. Si bevono succhi di zaltani o mango, tè speziato. Il ristorante si trova in Via Regina Margherita 239/a.

Massawa (orari accessibili a tutti)

Questo ristorante serve piatti di specialità etiopico-eritree. La musica africana e la gentilezza del personale danno a questo locale un’atmosfera tranquilla. È situato in via Montebello 28.

Piatti tipici dell'Etiopia 

La cucina etiope ha origini antichissime e, nel corso degli anni, ha subito le influenze delle tre religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo e islamismo, fortemente radicate nella popolazione. Per queste ragioni, nella cucina etiope non si mangia carne di maiale; in alternativa si prediligono il manzo, l'agnello, il montone e il pollo.

L'arte culinaria etiope può rievocare vagamente, a noi occidentali, i sapori della cucina indiana; essa è, al contrario, molto più raffinata. La cucina etiope è saporita, spesso piccante e incentrata principalmente su piatti a base di carne. A tal proposito, è bene ricordare che in Etiopia, l'alimentazione è legata a lunghi periodi di digiuno previsti dalla religione copta, a cui fanno seguito lassi di tempo in cui la carne diventa la base principale dei pasti.

Il piatto tipico etiope è il Wot, uno stufato piccante, con salsa di pomodoro, cipolle e spezie, che può essere preparato con diversi tipi di carne come il manzo e il pollo. Il forte sapore piccante è dato originariamente dal berberrè, una miscela che si ottiene dalla polvere di peperoncino mescolata ad altre spezie. Il Wot viene servito, come quasi tutte le portate sulla Injera, pane lievitato e spugnoso, simile a una cialda, ricavato da una miscela di Teff (cereale locale ed acqua).Si tratta di un modo di cucinare la carne andando a disossarla completamente e lasciando solamente le parti più tenere, senza fili di nervi o grassi eccessivi. Non è un modo di cucinare molto diverso dalla cacciatora italiana, ma come abbiamo visto la particolarità è proprio data dalla miscela di spezie con cui si va a insaporire in maniera "pesante" la carne.

Ristorante Africano a Roma: La verdura dell'Etiopia

Tra i piatti di verdura e di carne è possibile elencare: Doro Wot (stufato di pollo e uova, kibe, cipolla e berberrè); Beg Wot (stufato di pecora, kibe, cipolla e berberrè); Beg Alichà (Stufato di pecora, Kibe, Cipolla, e Berberie); Alichà (stufato di pecora, kibe, cipolla senza berbrrè ma con verdure cotte aromatizzate); Kitfo (carne cruda tagliata a piccoli pezzi e berberrè, kibe, e spezie); Tebs (carne cotta con cipolla, kibe e peperoncino fresco). Messer Wot (stufato di lenticchie in una salsa di cipolle e spezie; Gommen Wot (stufato di bietola in una salsa di cipolle e spezie); Ate (stufato di piselli in una salsa di cipolle e spezie); Scirò Wot (crema di piselli in una salsa di cipolle e spezie).

Immagine di pietanze che si possono gustare in un ristorante africano a Roma

Formaggi per accompagnare i piatti etiopi

Formaggi tipici sono invece L'Aib (formaggio preparato con latte di mucca) e il Kibe (Burro preparato con latte di mucca, aglio e zenzero, dal forte odore speziato), mentre un buon dolce è il Dabo Kolo (chicchi di pane dolce, fritti e colorati).
Tra le bevande ci sono: le birre e i vini di produzione locale; il Tej (idromele - fermentato di luppolo e miele); La Talla, bevanda locale di cereali, simile a birra, a base di orzo e erbe aromatiche; le grappe aromatizzate.

Una bevanda fondamentale è, infine, il caffè (Bunna), che è nato proprio in Etiopia e più precisamente nella regione di Kaffa, da dove prende il nome. Il caffè etiopico è tra i migliori del mondo per aroma e sapore. In Etiopia, bere il caffè è una sorta di rituale; viene infatti servito per tre volte in piccole tazzine di ceramica, accompagnato da fumi d'incenso.

Se ti piacciono i ristoranti particolari allora dai un'occhiata anche al nostro articolo sui Ristoranti messicani a Roma.

Carne e pesce nella cucina Egiziana

Anche se parte del continente africano, l'Egitto propone una cucina molto più simile a quella Mediterranea. La cucina egiziana, infatti, ha molti punti in comune con quella greca e palestinese, anche se negli anni ha subito gli influssi provenienti dal centro-sud del continente nero, e quelli mediorientali.

La cucina della regione dell'Egitto ha un menù ricco e molto saporito, anche se povero di grassi: come in tutte le ricette dell'area, le spezie la fanno da protagonista.

Gli ingredienti principali di questa cucina sono la carne, il pesce, le verdure ed il pane. In particolare, va detto che il pane è preparato con farina integrale o bianca, ed è solitamente preparato per essere riempito con sughi e insalate.

Per quanto riguarda la carne, la cucina egiziana è rinomata per i piatti a base di montone e agnello, preparati principalmente per eventi e festività, accompagnati da piatti di verdure e riso.

Anche il pesce è un alimento molto diffuso e cucinato in maniera semplice, arrosto oppure in zuppa. I pesci più pregiati sono le sogliole, le anguille, i gamberi, e quello pescato nel lago Nasser.

Formaggi e verdure da gustare in Egitto

I formaggi tipici dell'Egitto sono il gibna beida, assai simile alla feta greca, ed il piccante gibna rumy.

Per quanto riguarda le verdure, la cucina egiziana si distingue per il largo utilizzo delle melanzane e di una verdura tipica dell'estate, la molokhiyya, cotta in brodo per accompagnare i piatti di carne.

Piatti tipici della regione egiziana

Piatti tipici della cucina egiziana sono lunghi da elencare. Basta ricordare la Melokhia, una minestra a base di malva e di altri odori e spezie tipiche del luogo, a cui si accompagnano carne, riso e altre verdure.

I piatti nazionali dell'Egitto sono il Ful, a base di legumi, ed il Koshari, composto da pasta di due tipi mescolata con riso, alcuni legumi e pomodoro.

Rinomati in tutto il mondo sono i Felafel, una sorta di polpette aggregate di fave tritate, cipolla, aglio e ceci. Queste polpettine sono poi fritte nell'olio bollente.

Dolcetti Egiziani da provare in un ristorante africano a Roma

Proviamo a preparare qualche dolcetto Egiziano, in particolare una sorta di biscotti ripieni veramente golosi, che possono essere una alternativa interessante da portare a tavola durante le feste natalizie, considerato che vengono utilizzati parecchi frutti secchi.

Ingredienti

  • 400 g di farina;
  • 150 g di burro, eventualmente a base di nocciola;
  • 300 g di mandorle;
  • 50 g di pistacchi;
  • 300 g di datteri;
  • Zucchero;
  • cannella.

Andiamo a creare il nostro impasto, amalgamando la farina al burro e addizionando al tutto un po' di acqua finché non otteniamo un bel composto né troppo solido né ancora molle e bagnato. Prepariamo con il composto delle palline abbastanza grandi, di almeno 3-4 cm di diametro.

Nel frattempo dobbiamo iniziare a tritare tutta la nostra frutta secca arrivando quasi a polverizzarla; in questo trito dobbiamo aggiungere lo zucchero, la cannella e una piccola parte di burro di nocciole. A questo punto mescoliamolo per bene, e andiamo ad inserirlo all'interno delle palline di pasta, dopo averle leggermente bucate.

Mettiamo le palline in una teglia capiente, ricoperta dalla carta forno, e inforniamo tutto per una mezzora circa a 190 gradi.
Dopo aver verificato che sono pronti e ben cotti, possiamo aggiungere a questi dolcetti egiziani dello zucchero a velo.

Caratteristiche della cucina Turca

Le ricette della cucina turca sono nate e si sono sviluppate essenzialmente nella zona dell'Asia Minore; si tratta di una cucina che trova le sue origini nella cucina ottomana, un insieme di tradizioni provenienti dal Medio Oriente e dal Mediterraneo. Le ricette della Turchia si sono poi diffuse durante il periodo della dominazione Turca, in tutta l'area del Mediterraneo orientale e nell'Asia Centrale, mescolandosi e integrandosi con la cucina delle zone conquistate. La cucina Turca ha dunque assorbito nel tempo gli ingredienti delle regioni dominate, come lo yogurt.

Gli ingredienti utilizzati per preparare ricette turche, sono essenzialmente quelli della zona del Mediterraneo: carne, peperoni, melanzane, pomodori, legumi. In particolare sono molto diffusi spezie e varietà di semi commestibili, come pistacchi, mandorle, castagne, noci e nocciole. Le spezie la fanno da padrone, in particolare aromi come paprica, pepe, cumino, timo, origano.

La carne della zona anatolica

Molto diffusa in Turchia la carne, aromatizzata, che viene preparata e condita nei seguenti metodi:

Köfte, si tratta di una polpetta di carne che può essere preparata in modo diverso a seconda della regione. Gli ingredienti principali di questo piatto turco sono macinato di carne, uova, aglio, prezzemolo, pangrattato, cipolle, e tante altre spezie (fra le quali troviamo l'origano, il peperoncino e la menta).

Sucuk, è invece una specie di salsiccia tipica turca aromatizza con diverse spezie, e preparata con carne di manzo a cui può essere aggiunto in proporzioni variabili il pollo).
Pastırma: questo invece è una sorta di salume ma a base di carne di manzo, simile in parte alla nostra bresaola e molto conosciuto in quasi tutta la regione.

Kokoreç: questo piatto è costituito da intestino di pecora; si tratta di un pasto molto economico e assai diffuso in tutta la zona, preparato cotto insieme ad altre spezie e consumato con del pane come il classico kebab.

Oltre alla carne, sono molto diffusi i latticini e i prodotti derivati del latte in genere, come lo yogurt. Alcuni tipi di formaggio presenti in molte ricette turche vengono fatti stagionare per breve tempo, e dunque non risultano essere formaggi molto grassi.

Immagine di pietanze che si possono gustare in un ristorante africano a Roma

Polpette Turche di lenticchie

Una delle ricette tipiche della cucina turca è quella delle polpette di lenticchie. Questa pietanza vegana è semplicissima da preparare. I benefici nutrizionali sono molteplici, ma la cosa che rende questo piatto ancora più interessante è sicuramente il lato economico, perché occorreranno pochissimi euro per realizzare questa ricetta.

Le polpette turche sono l’ideale per un buffet in piedi, dove le persone si servono da sole. Queste polpettine possono essere servite in dei pirottini di carta o in delle piccole vaschette di plastica. Potete accompagnare le vostre polpette con una bella insalata ricca o con della verdura fresca di stagione.

Ingredienti

  • 400 g di lenticchie rosse;
  • 400 g di burghul;
  • 10 cipollotti;
  • 2 cipolle;
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro;
  • Sale q.b.;
  • Paprica q.b.;
  • Cumino q.b.;
  • Prezzemolo q.b.;
  • Olio extravergine di oliva q.b.

Come si preparano le lenticchie turche

La prima cosa che dovete fare quando decidete di preparare queste polpette etniche, è quella di cuocere le lenticchie di abbondante acqua, diciamo che per una cottura ottimale questa deve essere quattro volte il volume delle lenticchie stesse.

Per cuocere questi legumi occorrerà circa una ventina di minuti. Controllate la loro consistenza, quando saranno morbide allora la cottura sarà terminata. Poco prima di togliere dal fuoco aggiungete il bulghur il tipico grano spezzato turco. Lasciate sul fuoco per altri 3-4 minuti.

A questo punto togliete la pentola dal fuoco e lasciate raffreddare il composto per mezz'ora, dopodiché togliete l’acqua in eccesso.

In una padella, mettete abbondante olio di oliva e fate rosolare la cipolla tritata finemente. Quando avrà raggiunto un colorito biondastro aggiungete il concentrato di pomodoro e togliete dai fornelli. Aggiungete le lenticchie, i cipollotti tagliati a pezzetti, un pizzico di sale, un pizzico di paprica, un pizzico di cumino e una manciata di prezzemolo.

Non vi rimane che prendere una manciata del composto ottenuto, arrotolarlo tra i palmi delle mani e formare delle piccole polpette. Come vi abbiamo suggerito prima ora sta a voi, alla vostra fantasia, a stabilire quale sia il modo giusto di presentarle ai vostri commensali.

La cucina marocchina, a causa della sua posizione geografica e delle varie dominazioni nel corso dei secoli, risente principalmente degli influssi della cucina mediterranea e araba.

Principalmente, può essere suddivisa in tre regioni: quella del nord, a contatto con il Mediterraneo, presenta molti piatti a base di pesce e frutti di mare. Grazie alla posizione climatica favorevole, inoltre, quella delle regioni del nord è ricca di frutta tropicale e verdura: questi ingredienti sono sfruttati per diverse ricette, dai piatti di portata ai dolci.

Al sud, la cucina del Marocco deve vedersela col clima desertico. Per questo motivo è molto più diffuso l'allevamento, specialmente il pollame, mentre fra le piante da frutto la spunta il dattero, elemento molto presente nella cucina marocchina.

Influssi principali della cucina marocchina

Come succede molto spesso, le tradizioni culinarie vengono modificate dai contatti con le varie dominazioni sul territori; nel caso del Marocco, la cucina è stata influenza principalmente da quella araba: durante il dominio Arabo, infatti, si sono diffuse nuove tecniche e nuovi piatti che sono poi diventati tipici del Marocco. L'influsso arabo ha anche diffuso l'uso delle spezie e del cous cous. Questo piatto è il degno accompagnamento per quasi tutte le pietanze, dalle verdure alla carne e perfino il pesce.

Anche la cucina andalusa si è diffusa nel territorio, portando alla realizzazione di piatti con ingredienti quali olive, noci, e frutti fino a prima sconosciuti.

Piatti principali del Marocco

Il Tajine è considerato il piatto tipico della cucina marocchina: si tratta di una sorta di spezzatino di carne e pollame, cotto nella penta omonima, il Tajine, e accompagnato dal cous cous.

Un'altra ricetta fondamenta è il B'stilla, un secondo a base di carne di piccione ricca di spezie, accompagnato da uova aromatizzate da limone e mandorle. Questo piatto viene poi cotto in un contenitore formato da sfoglie di pasta.

Per festeggiare la fine del Ramadan, la cucina marocchina propone l'agnello cotto sulla brace ardente: anche la tradizione legata a questo animale è tipica della zona del mediterraneo. Fra i primi piatti possiamo proporre un interessante incontro fra la tradizione mediterranea e quella mediorentale.

Tortelloni ricotta e spinaci con crema allo zafferano

Tempo di preparazione di questo piatto: 10 minuti, a cui va aggiunto come tempo di cottura almeno un'altra quindicina di minuti.

Ingredienti per circa 4 persone

  • 250 g di tortelloni ricotta e spinaci;
  • 250 ml di crema di riso da cucina;
  • 2 buste di zafferano (1,5 g);
  • pepe rosa q.b.;
  • 1 presa sale grosso integrale.

Per prima cosa mettete a bollire l’acqua in una pentola. Nel frattempo preparate la crema di zafferano: mettete sul fuoco, in una padella capiente, la crema di riso da cucina e quando sarà calda aggiungete lo zafferano. Mescolate a fiamma bassa per 10 minuti. Quando l’acqua bolle salatela e versatevi i tortelloni. Cuocete 10 minuti. Scolateli, versateli nella padella con la crema di zafferano.

Servite caldi con pepe rosa in bacche o macinato al momento: questi tortelloni sono un esempio di cucina marocchina che nel tempo si è integrata con la cultura europea. Provateli e resterete sicuramente senza parole!

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.