Il whisky nasce come un semplice distillato ottenuto dai cereali, ma nel corso della sua storia è riuscito ad affermarsi sempre di più, fino a diventare un simbolo di classe ed eleganza. Sono nati nuovi modi di gustarlo, e la capacità di assaporarne la fragranza e il profumo è divenuta quasi una forma d’arte.
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Oggi il whisky è uno degli alcolici più richiesti e le tipologie e le modalità di produzione, a partire dalla scelta del cereale, sono sempre più ricercate. Indipendentemente da dove ci si trovi, in qualsiasi pub o bar del mondo, è sempre possibile ordinarne uno di buona qualità. Oppure si può optare per assaporarlo a casa, sfruttando le numerose offerte online di whisky, che permettono di procurarsi dai prodotti più economici – ma sempre di qualità - fino a una selezione di quelli migliori e più costosi.
La degustazione del whisky è un momento che va vissuto pienamente e necessita di alcuni accorgimenti che possono donare a questo istante una dimensione ancora più affascinante.
Come degustare il whisky
Il whisky non andrebbe semplicemente bevuto; chi pensa che questo sia sufficiente si sta in realtà perdendo buona parte di un’esperienza che, se vissuta, può aumentare molto il piacere che deriva da ogni singola goccia di questo distillato. Meglio seguire pochi semplici passaggi che consentono di esaltare i profumi e gli aromi sprigionati da questa bevanda.
La giusta attesa
Il primo consiglio da seguire quando si degusta un buon whisky è quello di attendere almeno mezz’ora prima di bere dopo aver versato il liquore nel bicchiere; in questo modo, infatti, si lascia il tempo affinché il gusto e il colore dell’alcolico si modifichino a contatto con l’aria. L’ideale sarebbe attendere diversi minuti anche tra un sorso e l’altro per riuscire a percepire tutti i piccoli cambiamenti, soprattutto nel gusto, a cui il whisky si presta durante la degustazione.
Il dilemma del ghiaccio
Gustare il whisky con o senza ghiaccio è un dilemma che per decenni ha diviso chi sosteneva che tale pratica ne rovinasse il sapore e chi, al contrario, affermava che il contatto con il ghiaccio potesse esaltarne profumi e sensazioni al palato. Il problema principale, anche in questo caso, è rappresentato dal tempo. La scelta del ghiaccio non è del tutto sbagliata; tuttavia, un piccolo cubetto di ghiaccio (quantità massima consentita) costringe a una degustazione troppo veloce, allo scopo di evitare che questo si sciolga del tutto. D’altro canto, bere un whisky liscio potrebbe non piacere ai più. Ecco, quindi, che in molti hanno rivalutato un accompagnamento che col tempo si era perso ma che, nella sua semplicità, può offrire una valida alternativa al ghiaccio: l’acqua.
L’importanza dell’acqua
Oggi accompagnare un bicchiere di whisky con uno di acqua è quasi una pratica normale. Il consiglio è quello di diluire con l’acqua solo dopo due o tre sorsi. Cominciare da subito rischierebbe di rinfrescare troppo il palato e di perdersi il momento importante e irripetibile del primo sorso. Parlando di “tecnica”, c’è chi preferisce bere l’acqua direttamente dal bicchiere e chi, invece, diluisce il whisky con poche gocce d’acqua versate con la punta del dito.
Quali cibi abbinare
Altro discorso da fare è relativo ai cibi da abbinare al whisky. Sin dalle sue origini, il whisky è sempre stato un alcolico da gustare a fine cena, lontano, quindi, dai cibi che caratterizzavano il pasto principale quali carni, pesci, verdure o farinacei; si preferiva accompagnarlo con del cioccolato o una selezione di formaggi. Col tempo, però, questa pratica è venuta meno e oggi non è raro che un whisky venga servito anche durante il pranzo o la cena. A seconda del tipo di whisky, comunque, si dovranno abbinare cibi specifici: ottimo il dolce in caso di whisky leggero, unico e inimitabile l’abbinamento tra cibo affumicato e whisky torbato.
Perché si serve il whisky con l’acqua?
L’acqua nel whisky è importante sia in fase di produzione che di degustazione. L’ingrediente principale del whisky è l’orzo che viene messo in ammollo nell’acqua in grandi vasche e ad una umidità non inferiore al 47%. Il bagno in acqua serve per attivare la germinazione. Quando l’orzo viene maltato si immerge nuovamente in acqua calda. L’acqua è, quindi, parte integrante del processo di produzione del whisky.
Gli esperti degustatori suggeriscono quindi di richiamare al palato la “freschezza” dell’acqua sorseggiando il whisky con l’acqua. Si può bere un sorso di whisky e poi di acqua, oppure molti preferiscono aggiungere poche gocce di acqua – davvero poche, 4 o 5 – direttamente nel bicchiere. L’acqua serve per aprire al palato tutte le nuances aromatiche del whisky. Perché? Perché l’acqua libera il guaiacolo, ovvero un composto organico a base fenolica, dalle molecole liquide facendole risalire in superficie, grazie allo sprigionamento di questo etere stimolato dall’acqua, si percepiscono tutti quegli aromi di tabacco, miele, cuoio e legno tostato che caratterizzano un buon whisky.
Bisogna però saper abbinare l’acqua giusta. L’acqua ideale sarebbe la stessa impiegata per il processo di produzione, ma essendo impossibile bisogna fare attenzione alla scelta dell’acqua perché i Sali minerali presenti nell’acqua possono alterare anche il gusto del whisky. Da evitare, quindi, l’acqua frizzante o un’acqua ricca di calcio e bicarbonati. L’acqua ideale è quella povera di minerali, meglio se distillata.
FAQ
Come si serve il whisky?
Per favorire la degustazione perfetta del whisky, si accompagna sempre con un goccio di acqua. Ideale è portare la gradazione del whisky a 34 gradi, per cui un bicchiere da 4 cl di whisky si serve con l’aggiunta di 0,5 cl di acqua.
Cosa si può mischiare con il whisky?
Il whisky si degusta in purezza, soprattutto quello irlandese, ma una caratteristica di questo alcolico è la sua versatilità, per cui si presta a mix interessanti come per esempio il whisky & soda, il whisky & cola, latte e whisky, whisky e lemon soda.
Quanto whisky si può bere?
Il whisky è un distillato con una gradazione alcolica del 35-40%. Anche i soggetti non affetti da patologie, dovrebbero limitarsi al consumo modesto di alcol, in una misura pari a meno di 40-80 ml.
Che gusto ha il whisky?
Il whisky è ricavato dall’orzo che maltato acquista un aroma di tostatura e caramello. I whisky prodotti dal mais presentano un aroma più dolce di vaniglia e sciroppo d’acero. I Whisky a base di segale, invece, hanno un sapore pungente e pepato. Il whisky a base di grano tende ad avere un aroma più vicino al pane integrale con miele.
Cosa significa whisky liscio?
Il whisky liscio è servito a temperatura ambiente, senza acqua e senza ghiaccio. Tuttavia, degustare il whisky liscio non è l’esperienza migliore perché si avverte troppo alcol all’olfatto e al gusto, celando le sue caratteristiche molecolari che lo caratterizzano.
Come si capisce che un whisky è buono?
Un buon whisky è caratterizzato da un mix di aromi eleganti ed equilibrati e soprattutto l’alcol non deve mai prevalere sul resto, non deve dare di alcol.
Che differenza c’è tra whisky e scotch?
È una differenza di denominazione e provenienza: il whisky è scozzese, mentre il whiskey è irlandese. Lo Scotch whisky è esclusivamente di origine scozzese e prodotto in Scozia.
Qual è la differenza tra whisky e whiskey?
È una differenza ortografica che indica la provenienza del prodotto: la grafia “whisky” è scozzese, ma utilizzata anche in Canada e Gran Bretagna. La grafia whiskey è di origine irlandese, ma è utilizzata anche negli Stati Uniti.